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Commento di maurizio carena

su Processo a "The Pirate Bay"


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maurizio carena maurizio carena 16 febbraio 2009 15:46

 no, caro "e633", qui credo che tu ti stia, come molti, cullando in una pericolosa illusione.
 Il piduista di Arcore sa benissimo che la rete e’ l’ unico grande ostacolo al totalitarismo consumistico-mediatico che sta instaurando. berlusconi odia la rete, cerca di boicottarla e ostacolarla in ogni modo.
 Non e’ un caso se nel 2008, invertendo un trnd positivo, gli allacciamenti a internet in Italia sono diminuiti dal 43 al 42%(vado a memoria). La "Pisanu" (legge 155/2005) e’ stata prorogata per l’anno in corso, e parliamo di "leggi antiterrorismo", leggi speciali per internet...!
 E non e’ un caso se quel vecchio malvissuto, nella sua degenerazione senile, stia avanzando leggi infami come il "pacchetto sicurezza" (DDL 733) in cui, oltre a misure di matrice razzista c’e’ pronta una EPOCALE censura di internet; mi riferisco all’articolo 50 del senatore D’Alia, di cui si e’ parlato nel web l’altra settimana. Se passasse tale "comma" il governo potrebbe (potra’) disporre con DECRETO sia il FILTRAGGIO che il sequestro (gia’ oggi possibile su semplice denuncia). Su Punto Informatico, per es. trovi particolari.

 Hai torto, purtroppo anche sul credere che basti essere in molti per potercela fare contro i moderni governi.
 I "democratici" governi di oggi hanno poteri talmente enormi (tecnici e politici) da far impallidire quelli di un Napoleone o un Giulio Cesare: si chiama ORGANIZZAZIONE, e ha permesso pochi decenni or sono di sterminare 6 milioni di ebrei, da burocrati che in vita loro non avevano mai ammazzato una mosca.
 Oggi il governo e’ il pericolo piu’ temibile, ma bisogna difendersene con il potere delle idee, della conoscenza, del dialogo, dell’associazione, della collaborazione, della partecipazione.

 Hai ragione quindi, quando dici che "la conoscenza e’ potere". Assolutamente si. Pero’ detto terra terra, se ognuno dei milioni di netizen, di questi tempi, dice "io me ne fotto, tanto siamo milioni a fare cosi, non beccheranno proprio me" penso che andra’ incontro ad amare sorprese.

 Solo unendoci, parlandoci, organizzandoci, lottando insieme, riusciremo a non farci sottomettere dai nuovi totalitarismi. 
 Come cantavano i Pink Floyd, "together we stand, divided we fall". E’ sempre vero. Perche’ anche se cambiano i tempi, la battaglia e’ sempre la stessa.

 grazie per i commenti all’articolo.
 m.c.






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