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Commento di Roberta Lerici

su Il vecchio e la bambina


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Roberta Lerici 29 gennaio 2009 10:52

Il problema è un po’ più complesso di come lei lo pone. E’ la carezza delle bambina al "pedofilo morto" che ha suscitato le critiche. Può una bambina avere pietà di uno che ha appena cercato di violentarla? La seconda questione è che il pedofilo viene definito "un vecchio che non sa cosa è bene e cosa è male" e "un bambino che ha ancora voglia di giocare". La terza è che la bambina di 11 anni viene chiamata "donna di 11 anni", mentre il pedofilo di 70 anni, viene chiamato"bambino di 70 anni". E allora mi sembra ce ne sia abbastanza per dire che Paoli è stato un po’ troppo benevolo nei confronti del pedofilo, partendo dal falso assunto che una bambina possa provare pietà per colui che ha appena tentato di violentarla (tralasciamo la macabra carezza al cadavere). La politica non c’entra nulla e la convocazione di Paoli credo sia dovuta solo alla necessità di far capire che su certi temi le "licenze poetiche" sono altamente sconsigliabili, visto il proliferare di siti pedopornografici e l’esistenza di movimenti che ritengono il sesso tra adulti e bambini una pratica più che lecita, anzi "un segreto desiderio di tutti i bambini che solo una società bigotta non consente".
Sono contenta che lei abbia escluso la politica dalla discussione, perchè davvero non c’entra nulla. Non concordo però sul fatto che Alessandra Mussolini abbia voluto farsi pubblicità. Non so quale mente perversa possa cercare la pubblicità con un tema così deprimente. Riguardo a Povia, le polemiche ci sono state e non le vedo inferiori a quelle suscitate da Paoli, ma il tema è diverso e Povia è molto meno considerato di Paoli. Il discografico di Povia, Carrara, lo ha lasciato proprio per quelle dichiarazioni sui gay, aggiungendo che non ha neppure versato un euro ai bambini del Darfur a cui erano destinati i proventi del suo disco "I bambini fanno oh". Un ultima cosa sulla Mussolini: è l’unica che abbia aperto alle adozioni alle coppie di fatto suscitando le ire del PDL.
Essendo io una persona di sinistra cresciuta nel mondo dello spettacolo, non ho certo scritto tutto questo per fare propaganda alla destra, nè per promuovere censure agli artisti. Credo, però, che quando si tratta di infanzia e di tutela dei bambini, le ideologie vadano messe da parte e si debba fare molta attenzione ai messaggi che si lanciano.
Tornando a Paoli, sul mio sito sono arrivate decine di risposte agli articoli sul tema. Alcuni utenti difendevano Paoli ricordando al mondo che la pedofilia per Greci e Romani era una pratica normale. A loro, era arrivato un certo tipo di messaggio . Questi sono i rischi a cui si va incontro e che forse Paoli non aveva calcolato.

Roberta Lerici (responsabile politiche infanzia Italia dei Valori)


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