Da “Senti chi parla” di Mario Giordano. Pagine 8 e 9:
“Beppe Grillo non è da meno: nel giugno 2004 scrive un duro articolo contro il governo di centrodestra che ruba, evade le tasse, corrompe, maneggia fondi neri, tangenti e condoni”.
“Si badi bene: il condono viene considerato da Grillo più o meno alla stregua di una tangente. Il male assoluto”.
“Strano: perché deve trattarsi dello stesso Grillo che, attraverso la Gestimar, società di famiglia che amministra una decina di immobili fra Liguria e Sardegna, chiede di poter usufruire proprio del condono. Anche il male assoluto, a volte, può essere conveniente”.
“Poi dicono che il comico genovese non fa più ridere. Non è vero”.
“Per esempio: attacca Berlusconi perché, accusa, il padrone della Mondadori uccide la libertà di stampa. E dove pubblica l´articolo? Su una rivista edita dalla Mondadori”.
“Poi attacca multinazionali e telemodernità . E dove lo trovi a predicare? Alla convention della Samsung: guest star della multinazionale e delle telemodernità , fra maxischermi e maxigettoni d´ingaggio (a porte chiuse, naturalmente, non si sa mai)”.
“Infine, attacca D´Alema perché, sostiene, possiede una barca e scarpe di lusso. E che cosa dimentica? Che di barca ne ha una anche lui. Anzi, ce l´aveva: “L´ho venduta sei mesi fa” annuncia provando a giustificarsi. Ma i lettori del suo blog s´infuriano: “Cazzo c´entra se ce l´hai ancora ‘sta barca? E´ che sei l´esempio vivente del milionario che predica ai poveri”.