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Commento di Renzo Riva

su Giappone, al peggio non c'è mai fine


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Renzo Riva Renzo Riva 12 maggio 2011 19:20

Da "il Giornale" di Mercoledì 11 Maggio 2011

La Parola ai lettori

Pagina 38

«ENERGIA NUCLEARE/1

I giapponesi hanno fiducia nella tecnica

Il premier giapponese Naoto Kan ha espresso la fedeltà al nucleare confermando l’intenzione di mantenere e sviluppare il programma nazionale per l’energia atomica. Ricordo che il Giappone ha ancora 49 reattori nucleari in servizio (escludendo i 6 danneggiati a Fukushima). Conoscendo molto bene il Paese del Sol Levante, ciò non mi meraviglia. Infatti non esiste soltanto una «ideologia contro il nucleare», ma anche l’ideologia a favore, e i giapponesi ne sono il massimo esempio. Dopo l’incidente di Fukushima nessuna autorità politica ha messo in discussione il piano nucleare. Come è possibile tutto ciò? Per quale motivo il popolo giapponese non si ribella e non chiede la chiusura di tutte le centrali nucleari? La risposta è semplice e disarmante: i giapponesi credono nella tecnologia. Fin dal XIX secolo sono stati educati a fidarsi della tecnica considerata come una risorsa eccezionale. Il motto che riassume questo concetto è «wakon yosai», spirito giapponese e tecnica occidentale. Così accanto alle virtù tramandate dagli antichi samurai, come la disciplina e il coraggio, i giapponesi hanno aggiunto la fiducia nella tecnica. Credo che un po’ di questa fiducia nella tecnica potrebbe essere utile anche a noi italiani.

Cristiano Martorella e-mail

«ENERGIA NUCLEARE/2

Sei buone ragioni per dire di sì

Facciamo il punto sulla tragedia giapponese in relazione agli impianti nucleari. 1) II fortissimo terremoto non ha creato danni gravi e pericolosi agli abitanti vicini agli impianti nucleari. 2) Le conseguenze più gravi sono dovute allo tsunami di imprevedibili proporzioni che ha reso inutilizzabili gli impianti di raffreddamento di emergenza. 3) Pensare all’abbandono del nucleare è sconsigliabile qualora si voglia avere una disponibilità continua nelle 24 ore dell’energia elettrica. 4) Sostituire il nucleare con energie alternative come l’eolico o il solare, con le conoscenze attuali non è pensabile in termini economici e di inquinamento ambientale. 5) Le località in cui forse in un futuro lontano si potrebbero rendere economici i sistemi di generazione di energia come il solare o l’eolico sono in Medioriente, date le disponibilità di sole e di vento, per cui si creerebbero grossi problemi di costi di trasporto dell’energia prodotta, che ci renderebbero ancora schiavi dei popoli arabi. 6) II Giappone ha confermato di voler continuare a produrre energia con il nucleare.

Enrico Magneti Cisano Bergamasco (Bergamo)


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