Grazie a lei, Giuseppe. So che non la convincerò mai ma mi piace condividere delle riflessioni con chi la pensa in modo tanto diverso dal mio. Allora dico: se dobbiamo lasciar perdere tutto, comprese le fondamenta della nostra storia nazionale, se spazziamo il campo da tutto quello che ci lega al percorso unitario, se fatti obbiettivi come il ruolo di Casa Savoia nella storia patria li definiamo luoghi comuni, se tutto è un mito nel senso spregiativo del termine, mi dice cosa rimane di questa Italia?
E badi, non ho bisogno di leggere su Vittorio Emanuele, conosco bene i disastri che ha combinato... Per questo le parlavo del ramo Aosta, dove il Duca Amedeo e suo figlio Ajmone rappresentano i nuovi detentori di quei valori storici che, piaccia o no, esistono e non possono essere ignorati da chi vorrebbe vivere in un’Italia diversa da questa. E mi permetta di sperare che quel "cielo" al quale credo e che a lei sta tanto antipatico, ci voglia dare una mano..!
Finisco, caro Fusco, con la speranza che voglia chiedersi perchè la sua repubblica festeggia il proprio anniversario il 2 giugno, primo giorno del referendum istituzionale, quando l’Italia era ancora un Regno: è come festeggiare il compleanno il giorno del concepimento, non trova...?!? In realtà è solo l’indizio principe di un misfatto mai punito.
E ricordi: l’articolo 139 della costituzione della repubblica italiana non è un luogo comune, è un bavaglio.
Auguri a noi tutti
Sergio Giacalone