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Commento di Elisa Lai

su Tremate atei, il Vangelo sempre e dovunque


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Elisa Lai 25 ottobre 2010 08:35

Perché non dovrei riuscire a rispondere? La scienza dice, e credo sia innegabile, che tutto questo fa parte del normale ciclo vitale. Tutto ciò che vive in natura va incontro alla morte. Sono sulla Terra perché un giorno i miei genitori hanno avuto un rapporto sessuale e uno spermatozoo di mio padre ha fecondato un ovulo di mia madre, un giorno morirò e mi decomporrò come tutti quanti. Non ci leggo alcun collegamento con Dio, non credo che dall’alto dei cieli faccia una selezione all’ingresso smistando i bambini nelle varie pance come con gli alunni il primo giorno di scuola elementare, né che come le Parche tagli il filo della vita secondo il suo capriccio. Morirò, quindi deve esistere un’altra vita dopo questa? Mi scusi ma mi sembra più un comportamento di comodo per non rassegnarsi alla realtà.
 
Il versante migliore dell’esistenza fino a prova contraria per ora è questo, nessuno ci ha mai mandato una cartolina dalla presunta altra parte (tralasciando i vari "vedo una luce bianca"). Se lei crede che ci sia un altro porto, allora buon per lei. Io penso, e al credere non do fiducia.


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