Gentile Signora Emilia,
ho letto con grande attenzione il suo articolo, e , non posso esimermi dal fare un commento, primo perchè lo condivido in toto, secondo perchè chi li scrive è Aurelia Passaseo presidente del Ciatdm (Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela dei Diritti dei Minori) e che sin dal 1996 stigmatizzo, denuncio pubblicamente ed alle istituzioni preposte questa a chiamarla " MACABRA " , (che io personalmente credo sia poco ) GIORNATA DELL?ORGOGLIO PEDOFILO. Mi permetto di comunicarle in questa mia che dal sito ufficiale che promuove queste giornate, perchè sono due che vengono celebrate, e ,due volte all’anno nei sabati successivi ai solstizi d’estate e d’inverno, il giorno dopo i festeggiamenti era già pubblica la prossima data ( 26 dicenbre 2009 )di questa celebrazione dando vita così ad un vero e proprio tam-tam per avvisare così tutti gli aderenti.
I siti sono perfettamente aggirabili anche dal nostro paese sebbene la legge 38/06 preveda un centro per il contrasto e la lotta alla pedofilia e che quindi forma le black-list che vengono passate ai provider italiani obbligati da un decreto del ex Ministro Gentiloni le devono oscurare entro sei ,or bene sebbene si faccia tutto ciò e tutti i siti anche quelli presenti su server di altri paesi vengono oscurati ciò comunque non basta perchè con siti dall’apparenza puliti che al loro interno contengono un loro motore di ricerca e basta usarlo, ecco che questi siti da noi oscuraticome per effetto di un gioco di prestigio o per magia ritornano ad essere visivi.
In effetti se si volesse realmente porre fine a questo fenomeno un sistema ci sarebbe, e non sono i soliti filtri o black-list che si formano per impedirne l’accesso, perchè proprio come dice lei basta registrarsi su di un server collocato in un altro paese e con un altro nome che il gioco è fatto. Nò il sistema di cui parlo sarebbe quello di applicare alla rete la navigazione differenziata, che è nata apposiamente per tutela re i nostri piccoli cybernauti, ma che se applicata anche per gli adulti eliminerebbe la pedofilia e pedopornografia dalla rete. La tecnologia è stata anche presentata nel 2005 al Parlamento Europeo, e prima l’utilizzo di questa tecnologia nel 2004 è entrata a far parte del COdice di Autoregolamentazione per la rete che tutti i provider del nostro paese hanno sottoscritto unitamento agli ex Ministri Gasparri e Stanca. Il Codice al punto tre dove si parla di strumenti a tutela dei piccoli cybernauti prevede proprio l’offerta ada parte dei provider ai propri cliente della navigazione differenziata. Da ultimo basterebbe che realmente al prossimo G8 che si aprirà all’Aquila a giorni si cominciasse realmente a pensare ad un trattato Mondiale di Autoregolamentazione dellla rete che preveda tre punti che per noi del Ciatdm sono improcastinabili : " OBBLIGO PER I PROVIDER DEGLI STATI FIRMATARI LA CHIUSURA IMMEDIATA DEI SITI LORO SEGNALATI DALLA POLIZIA PREPOSTA ALLA SEGNALAZIONE ; L’OBBLIGO PER FORNITORI DEI CONTENUTI DI CERTICARNE IL CONTENUTO ; LA REGOLAMENTAZIONE E RESPONSABILIZZAZIONE DEL WEBMASTER , CHE MATERIALMENTE È COLUI CHE CURA IL SITO. IN ATTESA DEL TRATTATO BASTEREBBE CHE SI SOTTOSCRIVINO TRA GLI STATI MEMBRI DEL G8 E QUELLI PARTECIPANTI ACCORDI E PROTOCOLLI BILATERALI CON GLI STESSI TRE PUNTI INDICATI COME PUNTI BASE E DI PARTENZA PER IL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE MONDIALE. Per questo, i, Ciatdm, nei giorni scorsi ha invitato i networ della rete in particolare i gruppi di discussione contro la pedofilia, gli amici di netlog, e facebook ad inviare al Presidente del Consiglio email con queste precise tre richieste sopra citate, e le posso dire che ne sono state inviate tantissime. RingraziandoLa per l’ospitalità, per la pazienza che avrà nel leggere questo ma doveroso commento, nel complimentarmi con Lei per il Suo articolo che trovo molto interessante, cordialmente La saluto.
Aurelia Passaseo
Presidente Ciatdm