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Commento di arch. Paola Nugnes

su Rifiuti: il CNR dà le soluzioni al problema con il THOR


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arch. Paola Nugnes 19 giugno 2009 12:22

Il Thor è un sistema a freddo non inquinante che produce comunque CDR da bruciare negli inceneritori se non nei cementifici, impianti inquinanti di prima categoria.
La grave conseguenza del Thor è che si perde preziosissimo materiale da recuperare quale carta e cartone plastica, e materia putrescente, preziosissimo umus, potenziale, per le nostre campagne avviate verso preoccupanti fenomeni di desertificazione.
Difatti con il Thor si recuperano 30 tonnellate di CDR e 3 tonnellate di vetro e di parti ferrose, gli unici materiali che, non avendo potere calorico, non possono essere bruciati.
Gli impianti di selezione e vagliatura ( TMB) invece sono impianti capaci di recuperare, da tempo, materia fino all’80%, studio di Greenpeace del 2005, ed oggi con piccoli impianti finali di estrusione si rtiesce a recuperare fino al 99% del materiale in entrata, producendo dallo scarto non recuperabile una "sabbia", materia prima seconda certificata UNi, per il mercato delle plastiche e dell’edilizia, con costi fino al 40% inferiori alle stesse materie prime. ( Impianto di Riciclo di Vedelago).
Con queste semplici tecnologie, in Campania si è valutato che i sette impianti di vagliatura e selezione già esistenti potrebbero essere velocemente ( sei mesi) trasformati in impianti di questo tipo, con costi estremamene contenuti ( 10, 20 milioni di euro), il residuo da mandare in discarica sarebbe un esiguo 2% di residuo vetroso, non impattante per il territorio. www.corinamentorifiuticampania.it

Naturalmente politica volendo, questa soluzione incontrerebbe il favore di gra parte della piccola imprenditoria locale capace di investire in una filiera del riciclo e del recupero e tenuta invece fuori dai grossi business degli inceneritori. Naturalmente di un ambiente più salubre senza impianti di incenerimento e megadiscariche altamente impattanti ne beneficerebbe il settore agro-alimentare e dei prodotto doc e dop e l’industria turistica.
Quindi tutta una rete economica solida e stabile capace di investire tutto il territorio.

Non è vero che la produzione di spazzatura è in continuo aumento; negli ultimi tempi si registra, forse anche grazie alla crisi economica, un trend negativo, che andrebbe incoraggiato e indirizzato con politiche territoriali volte alla riduzione degli imballaggi e dell’usa e getta, verso il riuso e il riciclo.

grazie


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