Sempre su Le Monde ieri é uscito un articolo sullo stesso argomento ma più tecnico e meno politico che, tra le altre, evidenziava come alle vere riforme strutturali necessarie per ridare competitivitá all’Italia (e fiducia ai mercati), come ad esempio la riforma dell’accesso alle professioni e le liberalizzazioni, si sia ribellata in primis la maggioranza stessa di Berlusconi, per degli ovvi conflitti di interessi interni.
E non bisogna dimenticare che in fondo la classe politica altro non è che il ritratto di una nazione.