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Antonio D’Oria

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  • Di Antonio D’Oria (---.---.---.10) 10 gennaio 2010 15:51

    Rendici edotti, ti ringrazieremo. Sono banalità le idee ripetute e accettate per pregiudizio e senza motivazioni. Insomma, quelle che scrivi tu, e te lo dimostrerò.
    Tu non hai motivato nulla, hai solo offeso libri e autori liquidando il tutto in poche righe. Perfetto stile fascista.
    Il fascismo non ti permette di avere idee diverse da quelle imposte dai testi di regime, raffazzonati (non ’arraffazzonati’ come scrivi tu) e con tanta retorica e poca storia. Se si scrive come scrivi tu si fa presto a ’scrivere fiumi d’inchiostro’ (ma che luogo comune... e poi parli di banalità!). Magari un po’ di onesta analisi dei contenuti non guasterebbe.
    Adesso ti spiego perché non hai scritto nulla e lo hai scritto male.
    Lo stile sembra quello di uno studente delle medie inferiori: inultilmente alla ricerca di aggettivi e faticosamente inerpicato su qualche relativa che inventi un nesso logico tra le asserzioni, nesso che, nel senso, non c’è.
    1)’Prima di smontare l’idea fascista bisognerebbe conoscerla!’
    Frase comune, come ’prima di criticare, devi sapere di cosa parli’. Bene, vale per qualunque cosa. Ma qui l’autore mi sembra che sapesse di cosa parlava
    2)’Chi ha scritto quest’articolo ha chiaramente poca contezza dell’argomento.’
     Chiaramente intendevi conoscenza, sarà un refuso di una correzione.
    In ogni caso vedi il punto 1) o dimostra il contrario. L’autore ha sempre scritto con cognizione di causa.
    3) ’Non potete pretendere di smontare un’idea che nelle nostre scuole non è mai stata studiata se non su testi disonesti e arraffazzonati con qualche brandello di storia!’
    Qui non c’è nessuna pretesa di smontare: si sostiene che l’ideologia fascista non sta in piedi già di suo, per contraddizioni evidenti anche storiche.
    Comunque, tu sostieni che è colpa dei testi scolastici che mentono. E’ un’opinione? No. Le opinioni si fondano su ragionamenti. Questa è una presa di posizione. Ti inviterei a leggere ’Apologia della storia’ di Marc Bloch, dedicato all’amico Febvre. Persone che hanno dedicato la vita alla ricerca storica: non a riscrivere i fatti, ma a scoprire come sono andate le cose.
    Peccato che Marc Bloch non abbia potuto scrivere come è andata, perché lui nella seconda guerra mondiale è morto in progionia. Per fortuna tu sai che riferimenti darci per recuperare le informazioni perdute.
    3)’Assolutamente scadente in questo articolo è l’approccio ad un argomento sul quale sono stati scritti fiumi di inchiostro....’ Suona retorico, ma fa anche sorridere nella sua, uso un eufemismo, semplicità. Ritorno a dirlo: ancora non hai detto cosa vuoi dire o chi vuoi citare. Ti abbuffi e ci abbuffi col nulla.
    4) ’In conclusione prima di scrivere certe banalità sarebbe il caso di leggere ed informarsi prima, o comunque avere un minimo di cognizione delle cose!’
    Adesso lo vedi che le banalità sono le tue?


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