• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > WikiLeaks: si dimette il Portavoce del Dipartimento di Stato (...)

WikiLeaks: si dimette il Portavoce del Dipartimento di Stato USA

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Philip J. Crowley si è dimesso dopo le polemiche seguite alle sue dichiarazioni riguardanti le condizioni di detenzione di Bradley Manning, l’analista dell’esercito USA che da mesi è recluso in un carcere militare in Virginia con l’accusa di aver passato a WikiLeaks il materiale riservato poi pubblicato online dal Sito di Julian Assange.

“Ciò che sta accadendo a Manning è ridicolo, controproducente e stupido, e non capisco perché il Dipartimento della Difesa lo stia facendo” aveva dichiarato Crowley nel corso di un suo intervento al Massachusetts Institute of Technology, dove stava parlando di nuovi media e politica estera di fronte a una platea. Le sue dichiarazioni sono state riportate dalla BBC e la polemica che ne è seguita ha spinto il funzionario alle dimissioni. “L’esercizio del potere deve essere prudente e coerente con le nostre leggi e valori” ha scritto Crowley nella lettera con la quale ha comunicato la decisione di lasciare il suo incarico.

Manning è da mesi al carcere duro, senza nemmeno aver avuto un’incriminazione ufficiale. L’ex analista ha scontato i primi due mesi in un carcere militare in Kuwait e poi è stato trasferito in USA nel carcere militare di Quantico in Virginia come “Maximum Custody Detainee”, la più elevata e repressiva formula di detenzione dell’esercito statunitense, che prevede l’isolamento per 23 ore al giorno. Recentemente i procuratori dell’esercito americano hanno mosso nei confronti di Manning 22 nuovi capi d’imputazione, tra i quali figura anche l’accusa di “collusione con il nemico”, che contempla tra le punizioni possibili la pena di morte.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.50) 14 marzo 2011 15:27

    Democrazia solo sulla carta...

  • Di Alfonso C. (---.---.---.28) 15 marzo 2011 04:30

    L’unica nazione che ha nella sua costituzione ha il diritto alla ricerca della Felicità e che comunque della democrazia è riuscita in qualche modo ad essere bandiera più di altre si è mostrata vergognosamente "isterica" nella diffusione pubblica di opinioni che in ogni caso erano di suoi rappresentanti e nel complesso non hanno spostato gli equilibri esistenti di un millimetro. Da "filoamericano" convinto esprimo il mio disprezzo all’atteggiamento delle istituzioni statunitensi sul caso Wikileaks ed esprimo simpatia e solidarietà a Mannings e Crowley.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares