Vite Sbeccate, il nuovo romanzo di Dianora Tinti
“Vite sbeccate” è un romanzo che narra un intreccio di vite, segnate, ognuna a suo modo, da una carenza d’amore e che solo dall’amore potranno essere “restaurate”, riscattate.
Con una prosa scorrevole e coinvolgente, come il pifferaio magico di Hamelin, attira il lettore nelle vite di Viola, Andrea, Federico, Aliènor, Adriana, Angelo, Clelia, Gianluca, dando prova di delicatezza ed empatia. Dianora Tinti sa descrivere perfettamente le vette e gli abissi del cuore, la gelosia, il tormento e l’estasi amorosa, ma anche la paura, il terrore, la prevaricazione, i conflitti e le zone d’ombra dell’animo umano. La narrazione scivola nel thriller quando l’autrice inserisce episodi di violenza consumati ai danni di una giovane donna, percossa da un marito che ne fa il bersaglio della sua gelosia patologica e delle sue frustrazioni, fino a concepire l’idea di ucciderla, quando lei si ribella per riappropriarsi della propria esistenza. Episodi che offrono a Dianora Tinti lo spunto per analizzare le dinamiche psicologiche tipiche di ogni vittima di violenza: dal senso di inadeguatezza a quello di colpa, che spingono a subire e a perdonare oltre ogni limite, fino ad annullarsi. Ed è, infine, con notevole sensibilità che Dianora descrive il rapporto fra le due anziane sorelle, Adriana e Clelia, che non si sono mai conosciute o capite abbastanza, nella loro lunga e privilegiata vita, e che, ormai al crepuscolo, per una serie di eventi, si riscoprono avvicinandosi in maniera fino ad allora inimmaginabile, mostrando finalmente l’una all’altra la propria vera e più umana essenza.
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