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Vigilantes contro il naturismo

Quanto sta accadendo in questi giorni in alcune spiagge dove si pratica il naturismo ha dell’incredibile. In almeno tre spiagge italiane, dove da decenni si pratica il naturismo, le forze dell’ordine svolgono azioni che nulla hanno a che vedere con la prevenzione e la repressione del crimine.

Tra i casi da segnalare vi è quello della Spiaggia dell’Arenauta di Gaeta, frequentata anche dalla comunità Lgbte, dove da alcuni giorni agenti della Polizia Municipale e Guardia Costiera, accompagnati da Vigilantes armati di agenzie private, stazionano nel tratto di spiaggia frequentata da naturisti, imponendo ai bagnanti di mettersi il costume. Alcuni anni fa il Governo rispose ad una interrogazione parlamentare dei deputati della Rosa nel Pugno, prendendo una posizione netta e chiara e dichiarando che era stata sollecitata la Prefettura di Latina affinché verificasse se la concessione delle licenze date alle società di vigilanza private armate prevedevano di andare per le spiagge a intimidire i bagnanti. Durante una Conferenza Stampa svoltasi venerdì scorso a Gaeta dal Comitato per la difesa e la tutela della spiaggia dell’Arenauta è stato evidenziata anche la disponibilità dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Gaeta a individuare in quell’area la destinazione della pratica del naturismo.

Altre vicende simili segnalate riguardano le spiagge di Lido Pizzo e Punta della Suina di Gallipoli (Lecce) e quella di lido di Dante (Ravenna) dove forze dell’ordine in borghese, da alcuni giorni, presidiano le aree dove si pratica il naturismo.

I Parlamentari Radicali Donatella Poretti e Marco Perduca, insieme ad altri Senatori del Pd, hanno depositato ad inizio Legislatura un Disegno di Legge che chiede la regolamentazione della pratica del naturismo in Italia.

Non essendoci una legislazione nazionale sul tema del naturismo nel corso degli anni la giurisprudenza ha più volte ribadito che la pratica del naturismo non è perseguibile perché l'esposizione del corpo nudo su una spiaggia, quando viene effettuata senza esibizioni, senza platealità e senza scopi provocatori ma con naturalezza e riservatezza, non può vedere applicato l'art. 726 del c. p. (atti contrari alla pubblica decenza) perché il naturista "sta" nudo e trovandosi in uno "stato" non compie alcun "atto" ed è agli "atti" cui tale articolo di legge si riferisce.

La Corte di Cassazione ha ripetutamente stabilito, obiter dictum, che 'il nudo integrale riguarda l’espressione della libertà individuale o derivare da convinzioni salutiste o da un costume particolarmente disinibito. Esso, se praticato in una spiaggia appartata, frequentata da soli naturisti, è penalmente irrilevante'; e, ancora obiter, che 'non può considerarsi indecente la nudità integrale (…) di un naturista in una spiaggia riservata ai nudisti o da essi solitamente frequentata': tale comportamento non costituisce quindi 'atto contrario alla pubblica decenza' ai sensi dell’articolo 726 del codice penale (così Cass. pen., III sez., n.8959/1997, 1765/2000 e la n.3557/2000).

Su quanto sta accadendo nelle spiagge naturiste italiane, i Senatori Radicali eletti nel Pd, Donatella Poretti e Marco Perduca hanno depositato una interrogazione urgente al Ministro degli Interni, della Difesa e del Turismo per conoscere i costi degli interventi delle forze dell’ordine e delle società di vigilanza privata e se non ritengano che tali azioni non siano un grave disincentivo al turismo nazionale e internazionale.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.57) 6 luglio 2012 11:16
    Damiano Mazzotti

    Direi che è sempre più patetico vedere fino a che punto perdono il loro tempo i politici italiani... L’Italia è il Regno dell’Abuso di Potere e della Dittatura della Maggioranza: è così difficile girare lo sguardo da un’altra parte o andare da un’altra parte per evitare di vedere certe cose?

    A mio parere è più disgustoso lasciare la merda di cane sui marciapiedi... Questo si è vera inciviltà... I centri cittadini italiani sono diventati dei letamai e certi politici perdono ancora tempo con i nudisti.. Grazie alla vecchia educazione della Chiesa Medievale e Burocratica Romana...

    • Di illupodeicieli (---.---.---.198) 9 luglio 2012 16:16

      Caro Damiano ricordiamoci che ci sono "merde dappertutto": alcune si schiacciano e altre si salutano.
      ps.: non è mia e la adatto in base alle circostanze.
       In ogni caso non è il paese che immaginavo quando avevo 15 anni (e sono classe 1960, quindi dovrei essere un ragazzo del 77). Non c’è piacere a vivere pensando che ti osservano per vedere se,a loro giudizio, sbagli. I tutori dell’ordine e quelli come loro, gli sceriffi della finanza, se muovi loro osservazione sia sui modi che sui contenuti delle loro azioni, rispondono che "applicano il regolamento". Come chi invece di aiutare prega, invece di darti una mano ti dà l’indirizzo di una finanziaria o di una banca. Oggi è così: e come ha scritto l’altro commentatore, di cui mi sfugge il nome e chiedo scusa, lui e altri vanno in Croazia o all’estero: ma non qui. Che poi luoghi privati , a pagamento quindi, ci siano non toglie nulla alla libertà,acquisita con il tempo di poter stare nudi a prendere il sole:sarà il buon senso a farci spostare di spiaggia o ,al contrario, a non frequentarla.

  • Di (---.---.---.233) 6 luglio 2012 12:41

    E’ da tempo che vado a trascorrere le mie vacanze in Croazia, dove non ti spennano e puoi prendere il sole come ti pare senza che nessuno ti rompa le scatole. Persino a Monaco di Baviera si può prendere il sole nel Girdino Inglese senza costume, in piena città... Oltre alla fuga di cervelli in Italia ci vuole pure quella dei corpi...

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