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Verità scomode sull’economia

Almeno secondo l’interpretazione di Robert Reich (nella foto), già Segretario del Lavoro di Bill Clinton. Connettete i punti:

  • Dal 1980 le dimensioni dell’economia raddoppiano, ma le retribuzioni stagnano;
  • Tutti i guadagni vanno ai super-ricchi: l’1 per cento più ricco cattura oltre il 20 per cento del reddito totale, più che raddoppiando, ed il 40 per cento della ricchezza totale;
  • Col denaro arriva il potere politico, segnatamente quello di tenere basse le aliquote fiscali sui più facoltosi. Gran parte del reddito aggiuntivo ottenuto dai più ricchi deriva dai capital gains, tassati a cedolare secca del 15 per cento, dopo i tagli d’imposta di Bush;
  • I tagli d’imposta (oggi la pressione fiscale è pari a solo il 15 per cento del Pil, minor valore da oltre 60 anni) si traducono in enormi deficit di bilancio, e ciò manda in crisi i pubblici servizi, ad ogni livello di governo;
  • La classe media, anziché unirsi per combattere le cause del deterioramento della propria condizione, si divide, azzuffandosi per quel che resta di una torta sempre più piccola, mentre perde potere d’acquisto;
  • La debolezza della classe media si traduce in insufficiente domanda aggregata, che mantiene elevata la disoccupazione ed anemica la presunta ripresa;

Ogni volta che la classe media è stata forte, l’economia ha prosperato, conclude Reich.

Non siamo certi che tutti i punti si possano connettere in base a queste argomentazioni, ma è inoppugnabile che la classe media è in declino, che i presunti guadagni di produttività non sono praticamente andati al lavoro, che la pressione fiscale americana è ai minimi storici, e che ogni tentativo di mantenerla su questi livelli tagliando spese come sanità (il vero buco nero d’America) e welfare causerà ulteriori lacerazioni nel tessuto sociale americano. Il dibattito è aperto.

I commenti più votati

  • Di Strangelove (---.---.---.125) 17 giugno 2011 14:52
    Strangelove

    Forse si può dire che la classe media americano sia in declino. Ma non certo da quando Bush ha abbassato le tasse sui dividendi e sui capital gain al 15%.

    La Camusso ama riportare che il 10% della popolazione italiana detiene il 40% della ricchezza.Negli Stati Uniti invece è l’1% della popolazione a detenere il 40% della ricchezza.

    In Italia la ricchezza è molto più distribuita che non negli Stati Uniti, checcè ne dica la demagogia sindacale della cgil e del PD.

    Storicamente le tasse sui capital gain per il ceto medio sono state molto più basse in Italia che negli Stati Uniti. Prima della riforma Visco del 1998 in Italia i capital gain non venivano tassati.

    Reich sbaglia quando pensa che aumentando queste tasse si facciano pagare i cosiddetti ricchi. Nella realtà sono proprio i ceti medio-bassi che le pagano.

    Sei il mio conto corrente è a sei o sette zeri non ho alcuna difficoltà a trovare delle "soluzioni" fiscali che mi consentano di proteggere il mio patrimonio. E sarà sempre così fintantochè i capitali e le persone potranno circolare liberamente. Perciò a mio parere queste tasse sono probabilmente ancora più antiprogressive di quanto non siano quelle sull’iva.

Commenti all'articolo

  • Di Strangelove (---.---.---.125) 17 giugno 2011 14:52
    Strangelove

    Forse si può dire che la classe media americano sia in declino. Ma non certo da quando Bush ha abbassato le tasse sui dividendi e sui capital gain al 15%.

    La Camusso ama riportare che il 10% della popolazione italiana detiene il 40% della ricchezza.Negli Stati Uniti invece è l’1% della popolazione a detenere il 40% della ricchezza.

    In Italia la ricchezza è molto più distribuita che non negli Stati Uniti, checcè ne dica la demagogia sindacale della cgil e del PD.

    Storicamente le tasse sui capital gain per il ceto medio sono state molto più basse in Italia che negli Stati Uniti. Prima della riforma Visco del 1998 in Italia i capital gain non venivano tassati.

    Reich sbaglia quando pensa che aumentando queste tasse si facciano pagare i cosiddetti ricchi. Nella realtà sono proprio i ceti medio-bassi che le pagano.

    Sei il mio conto corrente è a sei o sette zeri non ho alcuna difficoltà a trovare delle "soluzioni" fiscali che mi consentano di proteggere il mio patrimonio. E sarà sempre così fintantochè i capitali e le persone potranno circolare liberamente. Perciò a mio parere queste tasse sono probabilmente ancora più antiprogressive di quanto non siano quelle sull’iva.

  • Di pv21 (---.---.---.152) 17 giugno 2011 19:18

    Зconti >

    La Bce insiste per conoscere nel dettaglio gli ulteriori interventi da almeno 40 miliardi necessari per riequilibrare il bilancio.
    Tremonti, che “ha le idee chiare”, ci chiede di “trovargli 80 miliardi” per fare una “vera” riforma fiscale.
    Con 80 miliardi si può dare risposta alla Bce e destinare i restanti 40 ad interventi concreti e “apprezzabili” da famiglie ed imprese.

    Dove cercare? Presto detto.
    Evasione fiscale, corruzione e sprechi da spesa pubblica valgono circa 290 miliardi di euro l’anno. Le “grandi ricchezze” e la speculazione finanziaria sono serbatoi in grado di dare un gettito di almeno 20 miliardi l’anno.

    Tremonti afferma anche che “tenere i conti in ordine non è ragioneria”.
    Dall’inizio della crisi gli ammortizzatori sociali sono costati meno di 40 mld.
    A cosa sono serviti gli altri 250 mld di crescita del Debito accumulati dal 2008?
    Governare l’economia non è esercizio o “lezione” da Dossier Arroganza

    • Di Strangelove (---.---.---.125) 17 giugno 2011 20:09
      Strangelove

      20 miliardi dalla tassazione delle grandi ricchezze e rendite finanziarie??

      Sai che sei divertente pv21? Ma dove compri quell’erba così buona? Te la fornisce direttamente il centro sociale?

      I 20 miliardi forse li tiri fuori tassando anche le case e i risparmi di tutti i cittadini. E i grandi patrimoni? Chi possiede i grandi patrimoni se la ride della tassazione delle rendite e fa la fila per applaudire la Camusso e Bersani. Abete, la Marcegaglia e tutti i furbetti di confindustria vogliono tagli fiscali alle loro imprese pagati con i soldi dei ceti medio-bassi. E sono ben contenti di avere un PD che fa il loro gioco.

      Una cosa più o meno giusta l’hai detta però: sprechi da spesa pubblica.

      La spesa pubblica è un totale spreco di soldi pubblici che alimenta rendite di posizione di sindacalisti e di fannulloni parassiti.

      Su questo sono d’accordo anche se sono sicuro che non intendevi esattamente così.

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