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Venice Music Master: concerti e corsi al Teatro La Fenice

Sta per partire la seconda edizione del Venice Music Master (dal 14 al 26 luglio). Si tratta di una serie di corsi di alto perfezionamento musicale e di alcuni concerti che avranno luogo nelle sale apollinee del Teatro La Fenice. L’idea di questo importante progetto spetta ad Anna Trentin, violinista dell’orchestra del Teatro e direttrice artistica dell’Associazione Culturale Venice Institute of Art&Music, presieduta da Andris Brinkmanis. In poco tempo anche quest’anno le iscrizioni si sono chiuse in breve tempo. Quasi 70, gli allievi provengono da tutto il mondo, dalla Bulgaria alla Cina, dalla Russia alla Nuova Zelanda, dagli Usa alla Turchia, oltreché da tutta l’Italia. Molti di loro sono tornati perché consapevoli della validità della proposta formativa. Gli iscritti sono tutti di buon livello, alcuni addirittura concertisti in carriera. Come ha spiegato in conferenza stampa la dinamica Anna Trentin, il VMM cerca di evitare l’espatrio a bravi studenti italiani ( anche lei si è perfezionata per due anni negli States) e nello stesso tempo si pone come uno strumento per valorizzare il contesto locale a livello internazionale, contribuendo alla promozione di Venezia come centro di studi musicali e fucina di giovani talenti riconosciuta a livello mondiale.

Per i più bravi, quest’anno ci sarà una borsa di studio in più (da tre a 4). Rimane la borsa offerta dall’Archivio Fano, passano da due a tre quelle della Fondazione Levi. Lo scorso anno vinse il primo premio Vikram Sedova, sedicenne violinista di Scorzè di madre indiana, che incantò gli esaminatori. Al secondo posto il pianista romano Axel Trolese, che ha avuto modo di esibirsi per la Società Veneziana di Concerti e che suonerà sabato 9 alle Apollinee, nell’ambito di “Estate Fenice 2016”, vincitore del Premio Casella alla XXXII edizione del Premio Venezia. Al terzo posto la violinista canadese Yana Miklin, considerata il miglior allievo giovane meritevole.

Il presidente della Fondazione Levi, Giorgio Busetto, ha sottolineato in conferenza che il VMM nasce dal cuore dell’orchestra della Fenice, mette in rete una serie di soggetti diversi e pone in una nuova luce Venezia, vista non più come città invasa dal turismo mordi e fuggi, ma come sede di studi musicali di elevato spessore.

I docenti invitati provengono dalle più prestigiose istituzioni musicali europee (dalla Royal Academy of Music e la Guildhall School of Music di Londra fino alle Istituzioni presenti sul territorio locale) e rappresentano diverse tradizioni e approcci alla didattica musicale. Di seguito l’elenco con lo strumento di insegnamento : Gilles Apap (musica da camera e violino); Roberto Baraldi (violino); Edoardo Catemario (Chitarra); Yulia Berinskaya (violino); Alexander Buzlov (violoncello); Inga Kalna (canto lirico); Diana Ketler (pianoforte); Denitsa Laffchieva (clarinetto); Roberto Prosseda (pianoforte); Alessandra Trentin (arpa); Pavel Vernikov e Svetlana Makarova (violino); Alexander Zemskov (viola).

Anna Trentin ha voluto ringraziare Il sovrintendente del Teatro La Fenice, Cristiano Chiarot e i direttori del Conservatorio Benedetto Marcello (Franco Rossi), della Fondazione Levi (Giorgio Busetto) e dell’archivio Fano (Vitale Fano), senza i quali il VMM non si sarebbe potuto realizzare. Cinque i concerti serali, alle 20, alle sale Apollinee (17, 18, 19, 20 e 24) che culmineranno nel grande concerto finale che vedrà coinvolti il leggendario violinista Pavel Vernikov, la violinista Svetlana Makarova, il pluripremiato giovane violoncellista Alexander Buzlov, il maestro di viola Alexander Zemtsov e la pianista Diana Ketler con le musiche di Pushkarev, Sostakovic e Brahms. Ci saranno inoltre cinque matinée musicali, sempre alle Apollinee (alle 11), il 16, 19, 20, 22 e 24, tenute da maestri e allievi scelti dai docenti e una masterclass aperta al pubblico di Pavel Vernikov il 25 presso la sala dei concerti del Conservatorio.

A conclusione dell’incontro, Anna Trentin ha rivelato che sta cercando di far durare i corsi tutto l’anno, per non interrompere la formazione dei musicisti, all’interno di alcuni dei quali è presente quel talento che li potrà portare a calcare con successo i palcoscenici dei teatri di tutto il mondo.

 

 

 

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