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Venezia: al soprano Mariella Devia il premio "Una vita nella musica 2018"

Le Sale Apollinee del Teatro La Fenice hanno ospitato la toccante cerimonia nel corso della quale sono stati assegnati i premi.

Nel corso delle trentuno edizioni solo tre le donne si sono fregiate di questo ambito Premio creato da Bruno Tosi: Raina Kabaivanska, nel 2000, con Luca Ronconi; Carla Fracci, nel 2003, insieme a Renzo Piano; ma quest’anno il premio è tutto di Mariella Devia con la seguente motivazione:

«Mariella Devia è dotata di una voce dal timbro omogeneo in ogni registro e di perfetta intonazione. Con estremo rigore, l’ha sottoposta a una disciplina tecnica ferrea, giungendo a far sue, con rara pertinenza stilistica e intensa penetrazione espressiva, le grandi eroine del belcanto di Rossini, Donizetti e Bellini, scegliendo poi, con accurata consapevolezza tra le opere di Verdi e del repertorio francese. È stata, con trecentocinquanta recite nel corso di trent’anni, la Lucia di Lammermoor più richiesta dai maggiori teatri del mondo. Conclude la sua carriera teatrale nel pieno possesso delle sue formidabili prerogative vocali, che si continueranno ad apprezzare nel proseguire della sua attività concertistica. I giovani che l’avranno come docente troveranno in lei un modello esemplare che onora la grande tradizione melodrammatica italiana».

Una premiazione per Devia a corollario delle tre rappresentazioni di Norma di Vincenzo Bellini al Teatro La Fenice, con le quali il soprano ligure sta dando ufficialmente l’addio alle scene, limitando la sua futura attività professionale ai recital concertistici e all’insegnamento.

Il sovrintendente Fortunato Ortombina, ringraziando la famiglia Tosi per aver mantenuto viva negli anni la manifestazione, ha confidato che dopo l’esemplare recita di Norma della sera precedente aveva faticato ad addormentarsi per l’energia straordinaria e la forza che aveva pervaso cast, orchestra e coro grazie alla eccezionale interpretazione di Mariella Devia, commentando “Bellini, quando scrisse Norma, probabilmente pensava proprio a questo”.

Anche il Presidente della giuria Mario Messinis ha fatto un’analisi toccante dell’arte di Mariella Devia e ne ha ricordato la carriera anche come soprano “di riferimento” a livello mondiale per le interpretazioni di Lucia di Lammermoor.

Si passa poi al Premio Speciale Una vita nella musica giovani, istituito alcuni anni fa, quando si decise di accostare tre giovani ad un grande protagonista della vita musicale.

Il comitato scientifico formato da Mario Messinis (presidente), Oreste Bossini, Massimo Contiero, Andrea Estero, Gian Paolo Minardi, Giorgio Pestelli e Francesca Valente ha dunque assegnato i tre premi della categoria Giovani, dedicata alle nuove generazioni, premiando il musicologo Paolo De Matteis; nell’ambito degli interpreti, il pianista Filippo Gorini; mentre Francesca Verunelli si è aggiudicata il premio nella categoria compositori.

La cerimonia si è conclusa con tre momenti significativi, il primo, veramente emozionante, è stato l’intervento della signora Devia. Il soprano ligure ha ringraziato per il Premio del quale si è dichiarata onorata anche in considerazione di chi lo ha ricevuto prima di lei. Oggi non c’è la buca dell’orchestra tra lei e il pubblico e la sua commozione ci è arrivata intensamente quando ha confermato che la sua vita è davvero sempre stata nella musica e che il Teatro e la città le sono molto cari, perché qui a Venezia, a 21 anni ha conosciuto colui che sarebbe diventato suo marito.

Un altro momento peculiare è stato la consegna ai vincitori dei quattro premi in Vetro Artistico di Murano offerti dal Consorzio Promovetro, mentre Seguso Vetri d’Arte ha offerto a Mariella Devia un prezioso vaso che rappresenta la sapienza secolare e il valore dell’arte muranese.

La cerimonia si è chiusa con la mirabile esecuzione di Filippo Gorini dell’allegro dalla sonata per pianoforte n. 29 in si bemolle maggiore op. 106 di Ludwig van Beethoven.

Marina Bontempelli

Questo articolo è stato pubblicato qui

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