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"Vendola sfilava nudo!" - Continua il metodo Boffo

Patetico il titolo del Giornale di ieri: "Vendola sfilava nudo... Ma oggi fa il moralista Lui: Roba vecchia, rido"

Sottotitolo: "Un giovane Nichi (al centro) nel campo nudisti di Capo Rizzuto. Nel 1979 l’attuale governatore pugliese difendeva la libertà sessuale. Ora è il paladino dell’etica. La replica: Mi faccio una risata."

Sparata a tutta pagina la foto del giovane Niki Vendola in un campo nudisti insieme con due amici, quella che vedete qui sopra. 

Semplice, no? Sembra di risentire il premier, quando enuncia la sua becera e ribalda Weltanschauung: "Meglio andare a donne che a uomini"

Siamo alle solite.

La difesa dell'indifendibile si è ormai arroccata su questa spiaggia desolante.

I cui assunti sono i seguenti:

- Chiunque critichi i comportamenti avventati e imprudenti del premier ( o anche semplicemente la sua inadempienza e inefficacia) è un bacchettone e un moralista.

- Chi in passato (o anche nel presente, come dimostra l'articolo del Giornale!) è stato vittima di bacchettoni e moralisti, stia molto attento, se si mette in testa di criticare il premier: i suoi trascorsi e le sue inclinazioni finiranno sotto la lente del microscopio.

Alla base di tutto il solito equivoco, cui ha fatto da megafono Giuliano Ferrara con la sua tristissima manifestazione delle mutande: non c'è differenza tra libero amore e sesso comprato.

Se si è a favore del primo, bisogna essere indulgenti con il secondo (o almeno con l'utilizzatore finale!)

A quei due assunti Il Giornale ha apposto, ormai da tempo, anche un codicillo finale: Se sei gay, non puoi criticare il premier.

E' il metodo Boffo, bellezza!

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.78) 24 febbraio 2011 13:57

    Ma scusate, quella foto sta solo a ricordare che chi è stato attaccato usando il metodo Ruby, sta rispondendo parimenti in fatto di moralità altrui.

    Più che la risposta dell’attaccato a me risulta patetico, moralista e bacchettone chi ha attaccato usando quel mezzo.
    In fatto poi di minacce di chi è attaccato, anche in questo l’attaccante non può proprio permetterselo, vista la interminabile storiografia di vendette e giustizionalismi perpetrati nella storia da una ben definita ideologia ancora imperante, mediante l’uso sapiente della comunicazione, dei media e tramite la santa mano di un POTERE che ci si ostina a chiamarlo ancora AUTONOMO.
    Se siamo ancora in uno stato di diritto (dove esiste anche il diritto di replica), le cui regole sono VALEVOLI PER TUTTI, non si capisce proprio perchè esista nel paese ancora una mentalità che vorrebbero i propri attacchi, migliori, inconfutabili e intoccabili dalla ragione e dall’evidenza, quando invece è facilmente dimostrabile che non può, nel modo più assoluto, usarli come arma di attacco.
    La sinistra italiana (e chi per esso) ha commesso un grande errore, infantile e banale pure: non avrebbe dovuto prestare il fianco al caso Ruby, ma tacere e occuparsi invece dei propri fallimenti interni. Sarebbe stata più credibile e avrebbe preso pure più consensi.
    La presunzione di chi vuole attaccare ma non essere attaccato in quel campo, dove ha ben più di uno scheletro nell’armadio, di negare l’equiparazione del contenuto ricorrendo a voli pindarici altamente "intellighenti", ha dimostrato, qualora fosse ancora necessario, la natura intima di una certa ideologia alla base di questa sinistra italiana, arruffona, pretestuosa e spocchiosa senza alcun titolo, se non quello dell’auto-proclamazione.
    C’era da aspettarselo che si veniva attaccati sullo stesso piano, così come si è attaccati su ben altri e importanti piani, presi come modello per questa sterile e imbarazzante opposizione.
    Dove è allora il problema? Perchè ci si irrita così tanto?
    Stabilire, secondo una propria morale di comodo, che la frequentazione di donne, pagate o non pagate poco importa ai fini del contenuto, è immorale e spregevole, mentre chi va a uomini è tutt’altra cosa e non ha nulla a che vedere con la moralità di una persona (lo dite voi!) rappresenta quanto di più pericoloso che possa esistere per il concetto di democrazia e di diritti, non di meno rappresenta una speculazione razzista esattamente al contrario.

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