• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Vanilla sky: la vita è un sogno?

Vanilla sky: la vita è un sogno?

Vanilla sky è un film di Cameron Crowe. Il film è un remake del film Apri gli occhi di Alejandro Amenábar. David è un giovane rampollo, ricco, simpatico e con tanto fascino. L’uomo ha successo con le donne e possiede l’azienda di famiglia. David alla sua festa di compleanno conosce Sofia e passa la notte a casa della ragazza. Il mattino sta andando al lavoro e incontra una sua amica con cui fa sesso ossia Julie. Dopo un’accesa lite tra i due Julie si butta con la macchina giù da un ponte uccidendo se stessa e ferendo gravemente David.

David finisce in coma e al suo risveglio ha il viso fortemente sfigurato. I chirurghi che hanno operato David alla testa e al volto hanno fatto tutto quello che era nel loro potere ma con gli strumenti attuali non potevano fare più di tanto. David, con il viso deforme, ha l’opzione di portare una maschera facciale che lo aiuti nel superare il rifiuto del suo viso reale.

David, una sera, esce con Sofia e si ubriaca molto. Il giorno successivo viene svegliato da Sofia che lo accompagna nel suo cammino. Da questo momento in poi la vita di David cambiare in modo assoluto: i suoi medici scoprono un modo per ricostruire il volto e farlo tornare com’era. David è di nuovo insieme a Sofia ma accade qualcosa di inaspettato: David comincia ad avere delle terribili allucinazioni: egli rivede il suo volto sfigurato allo specchio e vede Julie al posto di Sofia.

Mentre sta facendo sesso con Sofia David vede il volto di Julie e in preda ad un violento attacco d’ira uccide Sofia soffocandola con un cuscino. David finisce in prigione per l’omicidio compiuto ma, dopo una serie di eventi scopre che la sua vita non è reale. Infatti, tornando indietro nel film, David, dopo essersi risvegliato da quella sera in cui era molto ubriaco non ha rivisto più Sofia e si è recato in un’azienda chiamata Life Extension. Tale azienda l’ha “congelato” per risvegliarlo nel futuro. Inoltre, egli ha scelto l’opzione “sogno lucido”, opzione con la quale David ha vissuto una vita virtuale.

Ora, alla fine del film, David ha la possibilità di scegliere se continuare il sogno lucido o se vivere nella vita reale, vita reale che è molto cambiata perché sono passati 150 anni da quando David si è fatto congelare dalla Life Extension.

Il film fonde la vita reale e il sogno lucido che sta vivendo David, interpretato da un sorprendente Tom Cruise. David non riesce più a distinguere cosa sia reale e cosa sia, invece, un sogno. Il film, quindi, presenta una trama alquanto contorta e labirintica, trama nella quale vengono introdotti anche i sogni e gli incubi di David sotto forma di immagini frenetiche o di scene del film alquanto anomale.

Nella prima parte del film vediamo David contraddistinto da un entusiastica giovialità, giovialità che il personaggio trasmette a chi gli sta vicino, ai suoi amici, ai suoi conoscenti a Sofia. Dopo l’incidente in macchina e il risveglio dal coma David diventa depresso e malinconico. Il sogno lucido, allora, diventa la vita reale di una persona che era profondamente depressa. Sogno lucido che è l’unica risposta per una persona che smette di vivere nella vita reale. Sogno lucido che, quindi, è anche la metafora di una visione della vita distorta e alterata.

David, quando ha le allucinazioni, vede Julie al posto di Sofia: il suo subconscio distorce il sogno lucido al punto da renderlo qualcosa di totalmente aberrante. David, alla fine del film, si risveglia dal sogno lucido e piomba nella vita reale e questa scena è parallela a quella di inizio film, scena nella quale David si risveglia da un incubo. David ha aperto gli occhi, è sveglio e la sua vita non è più un sogno. Il film, quindi, sembra anche porre una domanda alquanto assurda: la vita è un sogno? E riguardo tale domanda citiamo una frase del film detta da David: “Vivo il sogno”.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità