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Uomini & Donne & Rapporti di coppia

"Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere" è stato dichiarato il libro sui rapporti di coppia più venduto del mondo (Rizzoli).

Uomini & Donne & Rapporti di coppia

L’autore è John Gray, famoso psicosessuologo e guru della “pop psychology”, che impazza negli schermi televisivi americani. Questa pubblicazione è un piccolo “manuale per le relazioni affettive. Rivela come uomini e donne siano diversi in ogni aspetto della vita. Non solo i due sessi comunicano in modo diverso, ma pensano, sentono, percepiscono, reagiscono, amano, provano bisogno e giudicano secondo differenti modalità. Sembra quasi che provengano da pianeti diversi, perché parlano lingue diverse e diverse sono le loro necessità” (p. 15).

Generalmente diamo “per scontato che se i nostri partner ci amano, reagiranno e si comporteranno secondo certi schemi: proprio quelli che adottiamo noi quando amiamo qualcuno. Un atteggiamento destinato a scontrarsi continuamente con la realtà e che ci impedisce di comunicare le nostre differenze. Erroneamente gli uomini si aspettano che le donne pensino, comunichino e reagiscono come fanno gli uomini; erroneamente, le donne si aspettano che gli uomini sentano, comunichino e reagiscono come fanno le donne… il risultato è che i nostri rapporti sono contraddistinti da conflitti del tutto superflui” (p. 20).

Dunque non è necessario aver avuto un passato infelice per avere problemi di coppia: la società e “le situazioni cambiano e un nuovo approccio ai rapporti tra i sessi si rende comunque necessario. È essenziale imparare modi nuovi e sani per stare con gli altri e comunicare” (p. 17). Dopotutto per evitare i litigi basta fare attenzione a come si dicono le cose. E se per litigare bisogna essere in due, per troncare una lite è sufficiente l’intervento di uno solo (p. 164).

Soprattutto le donne dovrebbero “rinunciare alla pretesa che lui sia “sempre” pronto ad ascoltare… Quando un uomo si allontana è tempo di cercare sostegno altrove” in attesa di momenti migliori (p. 138). E fondamentalmente esistono quattro tattiche che permettono di evitare le ferite dovute ai litigi, ma se sono utilizzate troppo spesso possono diventare svantaggiose. La lotta verbale e fisica è tipica degli uomini, mentre la fuga, la simulazione e la ritirata sono più tipiche delle donne (p. 165).

Comunque le differenze principali sono queste: gli uomini manifestano meno le proprie emozioni e spesso hanno bisogno di rimanere soli, mentre le donne sono più emotive e devono trovare qualcuno con cui condividere fisicamente e verbalmente le proprie emozioni. Inoltre “gli uomini offrono soluzioni e invalidano i sentimenti, mentre le donne offrono consigli e suggerimenti non richiesti… gli uomini e le donne parlano e addirittura smettono di parlare per motivi completamente diversi” (p. 21). Solitamente “La lamentela che gli uomini esprimono con maggiore frequenza nei confronti delle donne è che queste cercano continuamente di cambiarli. Quando una donna ama un uomo si sente in dovere di assisterlo nel processo di crescita e di aiutarlo a migliorare. Fonda quindi un Comitato per il miglioramento della casa e il compagno diventa il suo obiettivo principale… quello che l’uomo vuole, invece, è sentirsi accettato” (p. 26).

Naturalmente questa prospettiva psicologica contiene tante generalizzazioni e ci sono molte eccezioni: ognuno di noi è diverso e a volte i ruoli sono invertiti e l’uomo risulta più emotivo della donna. Ma in genere ogni donna sogna di essere ascoltata e capita dall’uomo che ama (molte donne ricche e con mariti molto impegnati preferiscono trovare comprensione da uno psicoterapeuta o da un amante). Quindi per le donne “Amore significa non chiedere mai”. Tuttavia tutti noi dobbiamo maturare e abbiamo bisogno di imparare “a chiedere aiuto e anche a ricevere un no in risposta” (p. 254).

E concludo con alcune riflessioni di Bertrand Russell: “Il problema, che ogni moglie ed ogni marito si trova ad affrontare, sta nel trovare il modo di assicurare a se stesso (o a se stessa) una sera fuori senza che l’altro possa disporne a sua volta. E questo problema fino ad oggi si è dimostrato insolubile, per cui, di solito, i due se ne stanno insieme seduti, a morire di noia, però consolandosi ciascuno al pensiero che l’altro è altrettanto annoiato” (Matrimonio, sesso e morale, Newton Compton, 1993, p. 234).

A volte questa forma di “comitato di due membri, senza presidente, è una forma di governo quanto mai inopportuna” (Russell, p. 250). Forse è proprio per questo motivo che il numero delle famiglie composte da una persona sta aumentando esponenzialmente in tutto il mondo. Nel Regno Unito e a Milano hanno già superato il numero delle coppie sposate. Oggigiorno è più facile fare il presidente di se stessi...

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