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Smarphone made in Corea del Nord. In un Paese senza l’accesso a Internet

Si chiama "Arirang" ed è il primo smartphone prodotto in Corea del Nord. O forse no.

Forse non tutti sanno che la Corea del Nord non consente l’accesso ad internet ai suoi abitanti (pare non lo sappia Antonio Razzi). 

Ovviamente è una scelta del governo che limita l’accesso alla Rete alla popolazione, lasciando una libertà, seppur limitata, a personaggi legati al regime, che si possono connettere ad una rete nazionale denominata "Kwangmyong", amministrata dallo Stato come una sorta di intranet isolata dal resto del mondo.

In quest’ottica sembra strano che proprio la Corea del Nord stia implementando un nuovo smarthphone che ha reso entusiasta il leader Kim Jong-un che si è recato personalmente in una fabbrica che ha prodotto (o almeno così sembra) i primi modelli del primo smarthphone “Made in Corea”, chiamato "Arirang".

Piccola curiosità: Arirang è anche il nome di una canzone popolare coreana, che il regime ha ripreso per farne l'inno nazionale. 

Secondo i dati ufficiali, nel 2011 erano 450.000 i nordcoreani ad avere un cellulare, oggi sono quasi 2 milioni su una popolazione complessiva di 24 milioni. Stiamo parlando di telefoni cellulari che ovviamente non possono chiamare all'estero e non hanno accesso a Internet.

Allora perché produrre in Corea del Nord un apparecchio che non potrà mai essere utilizzato nel pieno delle sue funzioni? E in effetti i conti non tornano.

Martyn Williams, specialista della Corea del Nord sul suo blog spiega di essere quasi certo che il nuovo “Arirang” non sia stato fabbricato in Corea del Nord, ma in Cina, e che arrivi successivamente in Corea solo per essere imballato.

La risposta a tutto questo nasconde probabilmente la volontà di Pyongyang di combattere il mercato nero che si sta sviluppando lungo il confine cinese, soprattutto per rispondere alla domanda di chiamate verso l’estero dei nordcoreani.

Tuttavia una luce in fondo al tunnel sembra esserci e i recenti sviluppi suggeriscono segnali di apertura. Dal mese di febbraio infatti, i visitatori stranieri in Corea del Nord possono navigare liberamente sul proprio smartphone utilizzando la rete 3G Koryolink, il principale operatore nel Paese. Chissà che in futuro Pyongyang non diventi un potenziale concorrente dei vicini sud-coreani della Samsung.

 

Foto logo: opensource.com/Flickr

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.230) 13 agosto 2013 15:48

    hanno abboccato i nord-coreani: non gli basta quanto già li controllano

  • Di (---.---.---.147) 14 agosto 2013 00:40

    VI PREGO, VI SCONGIURO, facciamo conoscere la cosa più importante della Corea del Nord: il dittatore lascia ALLA FAME i suoi abitanti (conosco storie di persone che vanno a cercare nelle foreste corteccie di albero per fare una "zuppa" per la sua famiglia; altri passano il fiume che a nord confina con la Cina per andare in cerca di cibo, E SE I SOLDATI LI BECCANO SPARANO LORO NEL FIUME) e ha CAMPI DI CONCENTRAMENTO come ai tempi di Hitler dove uscire è quasi impossibile e dove sono trattati come bestie!!!!!!!!!!!
    QUESTO DOVREBBERO DIRE ALMENO UNA VOLTA ALLA SETTIMANA COME PRIMA NOTIZIA I TELEGIORNALI E I GIORNALI, E PREOCCUPARSENE TUTTI I POLITICI: NOI ITALIANI DOBBIAMO SAPERE, IL MONDO DEVE SAPERE!!!!!!!!!!!!
    O ce ne freghiamo, tanto sono così lontani? Sono esseri umani come me e te!
    VI PREGO A LORO NOME!!!!!!!!
    Mia e-mail: [email protected]

  • Di (---.---.---.220) 14 agosto 2013 11:01

    assolutamente da boicottare

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