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Una Donna lo seppellirà?

Comunque vada, la giornata deve restare impressa a fuoco, perchè è un momento storico di grande soddisfazione. Anche per chi, come me, lotta contro la cultura e il potere berlusquesco.

Non ci posso credere.

Comunque vada, la giornata di ieri deve restare impressa a fuoco, perché è un momento storico di grande soddisfazione. Anche per chi, come me, lotta contro la cultura e il potere berlusquesco. Comunuqe vada, il re è nudo dinanzi agli occhi dell’umanità. In più, per mano del gentil sesso. E’ la vittoria morale, quella che conta. Ormai S. Berlusconi non è più credibile.

Tre donne, dico tre toghe rosa, giudicheranno il Premier. E’ forse la notizia – nella notizia - che ha avuto più risalto per quanto è perfino grottesca. Lo evidenzia pure Famiglia Cristiana: è una nemesi. Una sfiancata definita su twitter centinaia di volte “giustizia divina”. Nasce anche Bungle Bungle, un motore di ricerca per scovare le notizie che il Furbone occulta. E’ un tam tam planetario senza sosta, quello che va avanti da ieri, sui media. Il faccione liftato è praticamente su tutti i siti web del mondo, in bella mostra. La balla che ha raccontato sembra provata anche dagli interrogatori di Ruby.

"Dirai a tutti che sei la nipote di Mubarak così potrai giustificare le risorse che ti metterò a disposizione." "Voleva avere rapporti sessuali con me, mi diede una busta con 50mila euro."

Ora sarà finalmente felice di essere l’utilizzatore finale più cliccato della Terra. Sputtanamento anche a San Remo? Allora vuol dire che è proprio alla canna del gas. Il miglior mignottista degli ultimi 150 anni. Il primo caso al mondo di un Premier che viene rinviato a giudizio per il reato di prostituzione e che rischia persino l’interdizione dai pubblici uffici. E ancora non si dimette!

Ciliegina sulla torta: anche il collegio giudicante del processo Mills è composto da tre donne: Francesca Vitale, Antonella Lai e Caterina Interlandi. E colpisce di nuovo la legge del contrappasso: sarà giudicato il 6 aprile. Vi ricorda niente questa data? A me, sì. A L’Aquila tremò la terra, nello stesso giorno, due anni fa. E chi è che calpestò quelle macerie per farsi bello bello? Ma sempre il Santo Miracoloso. E’ proprio vero il proverbio che recita: non sputare in aria che ti ricade in faccia.

Una Donna lo seppellirà? Ben gli starebbe.

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