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 Home page > Attualità > Società > Un po’ di pittura e voilà… la Radioattività “scompare”

Un po’ di pittura e voilà… la Radioattività “scompare”

Ischia è un’isola molto radioattiva. La foto sopra ne è una storica testimonianza, anche se qualche “furbo” amministratore, per non spaventare i turisti, ha pensato forse che un po’ di pittura potesse cancellare oltre alla parola anche la stessa radioattività e le “Antiche Terme Radioattive Comunali” sono diventate “Antiche Terme XXXX Comunali”.

Uno dei principali responsabili di tale radioattività sull’Isola Verde è il Radon, gas scoperto alla fine del 1800 da Pierre e Marie Curie, estremamente pericoloso per la salute umana, e che, come ricerche scientifiche hanno dimostrato accumulandosi nelle abitazioni diventa una delle principali cause del tumore al polmone. (Immaginate di fare 1-2 radiografie al mese (o, c’è chi sostiene anche di più).

Uno studio condotto dall’Istituto di Fisica Nucleare e dalle Università Federico II di Napoli insieme con la Seconda Università di Napoli ha evidenziato alta concentrazione di Radon all’interno di una scuola dell’Isola, più alta rispetto a tutte le altre scuole prese in esame.

La stessa Marie Curie venne poi nel 1918 a Lacco Ameno con una commissione di scienziati per studiare le sorgenti termali dell’isola d’Ischia

A Ischia sembra che a qualcuno sia arrivata la voce che la radioattività fa male alla salute tanto che, come testimonia la foto sopra, qualcuno ha cercato di correre al riparo con il “bianchetto” ma, nonostante l’accertata pericolosità del radon, è singolare che anche sull’”Isola Verde”, centro termale che in passato vantava il “pregio” di avere acque radioattive in cui è disciolto radon in varia concentrazione ci sia ancora chi, come il Geologo Aniello Di Iorio sostiene le virtù terapeutiche di simili terapie e afferma che “Dall’acqua contenente Radon non proviene alcun pericolo.” (virtù terapeutiche che nessuno studio scientifico ha dimostrato) mentre il danno delle radiazioni è, quello sì, bene accertato!

Quello di cui la terza isola italiana per numero di abitanti avrebbe bisogno è una vasta campagna informativa rivolta alla popolazione, una diffusa misurazione dei livelli di Radon e la conseguente bonifica di quei luoghi dove i livelli risultano oltrepassare i limiti raccomandati dalla Comunità Europea di 200 Bq/m3 per le nuove abitazioni e 400 Bq/m3 per quelle già esistenti.

Sarebbe inoltre interessante, per avere un quadro più completo e chiaro della situazione, ricevere dal Registro Tumori della Regione Campania presso l’ASL NA4 i dati sull’incidenza del Tumore al Polmone sull’Isola d’Ischia, sia in termini assoluti che relativi, rispetto ad altre zone d’Italia.

I sei sindaci (eh si, per un’unica isola uno solo non basta) vogliono attivarsi a tutela della salute pubblica o preferiscono continuare a sbianchettare???

Qualche link utile:

Agenzia Regionale per l’Ambiente Piemonte - L’Abc sul Radon (PDF)

Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto - Domande e risposte sul Radon

Istituto Superiore di Sanità - Il Radon

Dal sito dell’EPA - (Agenzia Americana per la Protezione dell’Ambiente) I rischi del Radon (inglese)

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