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Un libro da Premio Galileo: sole, terra, energia e calore

"La lotta per l’esistenza è la lotta per avere energia" (Ludwig Boltzmann). Il libro "Energia per l’astronave terra" è il vincitore del Premio Galileo 2009 per la divulgazione scientifica (www.zanichelli.it, 2008).

Un libro da Premio Galileo: sole, terra, energia e calore

Gli autori sono due scienziati dell’Università di Bologna: Nicola Armaroli e Vincenzo Balzani. Nicola Armaroli lavora presso l’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività del CNR di Bologna. Le sue ricerche riguardano la conversione dell’energia luminosa, i nanomateriali luminescenti e la complessità dei problemi energetici. Vincenzo Balzani insegna chimica all’Università di Bologna e studia la fotochimica supramolecolare, la fotosintesi artificiale e le nanotecnologie.

Dunque si parla dell’energia e della sua forma più disordinata, il calore. Il linguaggio è chiaro e scorrevole, adatto anche a chi ne vuole capire meglio i problemi energetici, al di là delle ideologie o dei miti scientifici più di moda. Infatti ci sono molti miti da sfatare e i principali sono i seguenti:

1) L’energia nucleare è necessaria per garantirsi una maggiore indipendenza energetica. Non è vero: l’energia nucleare costa troppo e l’Italia ha energia sufficiente: il doppio di quella che consuma. Il nuovo reattore nucleare che si sta costruendo in Finlandia ha superato di molto i preventivi di spesa. Nel mondo si costruiscono pochissime centrali nucleari. Siccome rappresenta solo il 15 per cento della produzione mondiale, forse sarebbe meglio pensare di risparmiare energia spegnendo prima la tv (per leggere e dormire un po’ di più). L’energia nucleare serve semplicemente per far bollire l’acqua e far funzionare delle turbine a vapore. Con la futura energia geotermica di profondità legata al nocciolo liquido della terra e con l’energia solare concentrata da lenti e riscaldando liquidi speciali si può ottenere energia meno rischiosa e problematica. La ricerca nucleare è forse una patetica e sorpassata "moda" della fisica, e il premio Nobel Carlo Rubbia ha scelto di investire energie in progetti solari, in Spagna e in Italia, a Massa Martana (Perugia) e a Priolo (Sicilia). Inoltre è ancora tutto da esplorare il progetto di Nikola Tesla che riteneva di poter ricavare l’energia elettrica dall’elettromagnetismo dell’atmosfera, di cui i fulmini sono il fenomeno più caratteristico. Dopotutto "il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è" (Josh Billings).

2) Siamo costretti a importare energia elettronucleare dalla Francia a prezzi elevati. Invece la compriamo e la stocchiamo di notte a prezzi molto ribassati.

3) Per produrre energia fotovoltaica servono spazi troppo elevati. "Un chilometro quadrato di luce solare, a mezzogiorno, può fornire mezzo gigawatt di potenza elettrica, la stessa quantità erogata da una grande centrale nucleare" (Richard Muller, Fisica per i presidenti del futuro, Codice Edizioni, 2009).

4) I biocombustibili sostituiranno benzina e gasolio (per produrre i biocombustibili occorre petrolio).

5) Oggi possiamo disporre di tecnologie “a carbone pulito”.

6) L’energia solare non potrà mai soddisfare i nostri fabbisogni energetici.

7) Le rottamazioni sono un beneficio per l’ambiente.

8) Il metano non inquina.

9) L’idrogeno è l’energia pulita del futuro.

Perciò la realtà di oggi è che i nostri politici pensano a favorire i contratti delle grandi imprese di costruzione e puntano sulla politica di Mandrake e di “Stronzake”, per convincere l’elettore medio italiano, a cui basta stare alla tv a sognare una femmina da spupazzare e godersi un posto caldo dove dormire e cacare (alle donne è sufficiente parlare di solidarietà e tradizioni da tramandare).

Invece l’energia geotermica, l’energia eolica, l’energia solare e l’energia ricavata dal mare sono tutte forme di energia che possono essere sviluppate enormemente (l’Italia è stata tra la prima nazione a sfruttare l’energia geotermica costruendo la centrale di Larderello a Pisa nel1904). Per quanto riguarda il mare si può sfruttare la forza delle onde, delle maree e anche la differenza di temperatura delle correnti marine. Bisogna poi considerare che nel processo di trasformazione dell’energia primaria in servizio energetico utile viene sprecata troppa energia: negli Stati Uniti ben il 56 per cento si disperde (p. 63). Arthur Rosenfeld ha calcolato che è possibile risparmiare il 2 per cento di energia all’anno per molti anni e che investire nel risparmio energetico dà un rendimento del 20 per cento l’anno (in R. Muller, Codice Edizioni, 2009).

Del resto tre operazioni molto semplici per risparmiare energia nella nostra vita quotidiana sono le seguenti: abbassare da 21 a 19 gradi il termostato di casa per ridurre fino al 20 per cento i consumi, mantenere la velocità dell’auto in autostrada sui 110 km orari per risparmiare il 33 per cento del carburante, e non mantenere in standby tv e computer, ma spegnerli regolarmente.

Comunque le classi dirigenti e politiche nazionali e internazionali dovrebbero capire che il problema energetico è la questione fondamentale del terzo millennio insieme alla sovrappopolazione. Se una coppia fa due figli, e ognuno di questi fa due figli a sua volta, si raddoppia la popolazione in circa tre generazioni (da una famiglia con figli di 4 persone si passa a una famiglia con nipoti di 8 persone). Considerando che per la natura i figli sono “conseguenze sessuali genetiche” che richiedono risorse, servirà più cibo, più acqua e più energia per produrre e consumare, poiché l’agricoltura è diventata in troppi paesi petrolio-dipendente (p. 51).

Dunque la verità scientifica afferma che le risorse sono limitate e che “i problemi importanti sono complessi e spesso sono pieni di contraddizioni” (Edgar Morin), e vanno quindi affrontati senza dogmi e pregiudizi politici e religiosi. E la differenza fra un ottimista e un pessimista è che il secondo è meglio informato (antico aforisma). Per cui “Agisci come se le tue azioni facessero la differenza. La fanno” (William James).

Nota – Si può verificare la produzione scientifica di qualsiasi ricercatore attraverso questo motore di ricerca: www.scholar.google.com (o .it). Inoltre segnalo due riviste scientifiche molto interessanti: www.newtonline.it e www.darwinweb.it. E segnalo pure il l’ottimo sito www.storiadellamatematica.it.

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