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Un inverno caldo con piccoli cilindri pressati

Il riscaldamento a Pellet una moda e una scelta ecologica.

Alla fine degli anni ottanta iniziarono in Canada le prime sperimentazioni di pressatura della segatura di legno per creare un pellet combustibile per alimentare stufe particolari, all’epoca innovative.

I pellet di legno sono piccoli cilindri pressati, prodotti da materia prima non trattata proveniente da scarti della lavorazione e trasformazione del legno quali trucioli e segatura. Nella produzione del pellet per uso energetico non deve essere usato legno inquinato da sostanze estranee.

Due chili di pellet di legno equivalgono a un litro di gasolio. L'utilizzo del pellet rappresenta l'ultima evoluzione nell'ambito di impiego della legna per il riscaldamento degli edifici. Secondo i dati del Comitato Termotecnico Italiano (CIT), la presenza totale sul territorio nazionale di stufe per uso domestico funzionanti a pellet è di circa 800.000, con un consumo stimato di oltre 1.260.000 tonnellate per l’inverno 2010-2011. “Le basse emissioni, l’utilizzo e lo stoccaggio più facile, le caratteristiche che mantengono costante nel tempo il prodotto, ne hanno aumentato l’interesse negli ultimi anni” dichiara il Dott. Antonio Panvini del CIT “E’ necessario un esame da parte del consumatore della qualità del pellet per avere maggiori garanzie di affidabilità e resa di calore” ha aggiunto, elencando alcune caratteristiche (vedi riquadro). L’Italia rappresenta il primo mercato europeo delle stufe a pellet, ma ci sono ancora pochi produttori, alimentando così l’importazione soprattutto dall’Est Europa. Il mercato del pellet è ancora giovane a causa della rapida crescita, con molti nuovi operatori in cerca di profitti facili a cui fare attenzione. Così il pellet si rivela una valida alternativa per affrontare il freddo del prossimo inverno, con un prodotto di consumo eco sostenibile. Non ci resta che andare a scegliere la nostra stufa, ormai non solo mezzo per scaldare, ma complemento di design, con la sua fiamma sicura e accogliente.


Come riconoscere il pellet di qualità?

  • Deve essere costituito da cilindri di diametro costante e avere una superficie liscia e lucida
  • Etichettatura con riferimenti norma UNITS11263 (Italia) oppure DINplus (estero, es.Austriaco)
  • All’interno delle confezioni non deve esserci molto legno in polvere
  • Deve avere un residuo di ceneri inferiore all’1%
  • Il pellet scuro non determina una scarsa qualità ma solo una maggiore percentuale di corteccia
  • A parte alcuni leganti naturali (tipo amido di mais) non deve contenere additivi

Quanto costa riscaldare con il pellet?

Per un appartamento di 70 mtq con stufe innovative a funzione termostato e stand-by, quindi con un funzionamento regolato dalla temperatura impostata ed accensione/spegnimento automatico, la spesa mensile si stima in 60-70 euro, in base al pellet acquistato.

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