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Un’Italia sbiadita si arrende al Messico

 
 
A Bruxelles una brutta ed impacciata Italia si arrende per 2-1 ad un Messico in giornata di grazia.
 
Le indicazioni che Lippi può trarre da questa sfida (per fortuna solo amichevole) non sono assolutamente confortanti: difesa insicura, centrocampo apparso in affanno ed attacco anemico che ad eccezione del gol segnato ha prodotto davvero poco. Certamente la cabala sorride agli azzurri che già in passato durante le amichevoli pre-mondiali avevano offerto prestazioni deprimenti steccando contro avversari forse anche più deboli dell’odierno Messico, salvo poi riscattarsi completamente durante il mondiale giungendo in fondo alla manifestazione o addirittura vincendola come è accaduto quattro anni fa in Germania o 28 anni fa in Spagna.
 
Speriamo quindi che questa sconfitta sia beneaugurante. Oggettivamente però l’Italia vista all’opera ieri non dovrebbe fare molta strada in Sudafrica perchè priva di un vero leader, di un elemento che a centrocampo possa dettare i ritmi dell’azione. Forse oggi Lippi starà rimpiangendo il fatto di non avere concocato un fantasista come Cassano che poteva dare alla nostra squadra quel tocco di imprevedibilità e di genialità che purtroppo malinconicamente latitano.
 
Analizzando la partita bisogna ammettere che l’Italia non era poi partita cosi male, infatti dopo pochi minuti Iaquinta faceva gridare al gol i tifosi azzurri mandando la sfera a timbrare la traversa con Perez battuto. Si trattava però di un semplice fuoco di paglia, perche da quel momento in poi erano i messicani a menar le danze. Questa supremazia si concretizza con il gol di Marcos Vela talentino messicano di cui sentiremo parlare senza dubbio in futuro. Il Messico, non pago del gol segnato, ha continuato ad attaccare sfiorando più volte, alla fine della prima frazione di gioco, il punto del raddoppio. Nella ripresa il copione non muta, i centramericani fanno la partita, mentre l’Italia fatica a costruire qualcosa di vagamente simile ad un’azione di gioco degna di nota. Quando ormai tutto faceva presagire ad uno squallido 1-0 il Messico trovava il pertugio giusto per raddoppiare con Medina che solo soletto dinanzi alla difesa azzurra imbambolata depositava comodamente in rete. L’Italia qui però ha una reazione d’orgoglio e con Bonucci sugli sviluppi di una mischia rocambolesca riesce a trovare la rete dell’onore a 3 minuti dalla fine del match.
 
Troppo tardi per provare una rimonta che l’Italia vista oggi non avrebbe assolutamente meritato. Tra 10 giorni contro il Paraguay servirà una prestazione molto più intensa e volitiva altrimenti il soggiorno in Sudafrica potrebbe rivelarsi molto breve. 

Commenti all'articolo

  • Di Pasquale (---.---.---.213) 26 ottobre 2010 21:16

    Scusami giovane, ma chi ti ha dato l’autorizzazione per appropiarti di un articolo che ho scritto io. Esigo una spiegazione esauriente.
    Non mi sembra corretto quello che hai fatto. Dovresti fare mea culpa ed ammettere onestamente di aver sbagliato. Le cose appartengono ai legittimi proprietari, e chi si appropria indebitamente di qualcosa che appartiene ad altri io lo definisco ladro.
    Tu come la pensi ?

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