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Un Festival in Esilio

L’imperante presenza degli islamisti e l’instaurazione della sharia nel nord del Mali ha rischiato di far saltare l’edizione del 2013 del Festival au Désert. Un festival che aveva trovato, dopo le prime 3 edizioni itineranti, nella località di Essakane, a 65 chilometri da Timbuctu, il luogo ideale dove festeggiare internazionalmente la musica, le danze e i giochi legati alla tradizione tuareg.

Fin dalla sua nascita nel 2001 il Festival au Désert si è distinto per lo spirito di tolleranza e apertura verso tutte le tradizioni delle popolazione del Mali.

Fondata sulla festa tradizionale Tuareg - Tamashek -, quando i clan nomadi si incontravano nella stagione più fresca, per celebrare la loro cultura, la loro musica e le loro storie di peregrinazioni.

Quest’anno il Festival torna al suo spirito nomade. Manny Ansar, il direttore del festival, ha scelto per questa tredicesima edizione un luogo lontano dalle intolleranze delle bande islamiste che occupano Timbuktu e dalla loro avversità verso la musica e per i monumenti dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

Una carovana di pace, "carovana di artisti per la pace e l'unità nazionale in Mali" viaggiando dalla Mauritania al Mali e nei campi profughi tuareg in Burkina Faso.

Un viaggio attraverso il Sahara con partenza 20 gennaio per arrivare il 7 febbraio a Ziniaré, nel Burkina Faso, per essere vicino alle persone che sono in esilio.

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