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Two mothers, incesto incrociato

Prima di tutto conviene accordarsi sul titolo perchè il film di Anne Fontaine è in giro col titolo di Two mothersPerfect mothers ma anche Adore nella versione originale australiana (o forse in Francia…).

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Sistemato questo piccolo particolare possiamo però dire che il film è buono, un dramma sentimentale funzionante, un intreccio di sentimenti e perversioni (sentimentali più che fisiche) che si arrotola su se stesso fino a sfiorare la distruzione.

Lil e Roz sono amiche fin da bambine ed hanno sempre vissuto in un posto pazzesco, in una baia da qualche parte in Australia. Certo il luogo le ha spinte ad essere un po’ chiuse nel loro rapporto, che continua negli anni e prosegue quando le due donne hanno figli ormai maggiorenni.

E qui parte l’intreccio cheda il via alla faccenda perché (sarà la continua vicinanza) i due ragazzi si innamorano ognuno della madre dell’altro. La cosa ovviamente non può andare avanti e dopo il doppio primo incontro sessuale le due donne decidono che bisogna chiudere lì la faccenda… e non lo fanno.

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Poi però i ragazzi crescono, incontrano delle loro coetanee e la cosa si fa più complicata, ma non vi dico come viene risolta.

Il film è ben raccontato, ambientato in un posto davvero incredibile che è ben più del teatro della vita dei quattro. La costruzione del rapporto si srotola senza fretta, con tutto il tempo necessario alla creazione dei sentimenti. Fontaine è attenta alla passione, ai sentimenti, ai dubbi, ai corpi, alle menti, riesce a portarci nel vortice di confusione che aleggia nelle menti dei protagonisti.

Naomi Watts e Robin Wright sono assolutamente splendide, Xavier Samuel e James Frecheville fin troppo giovani e belli. L’insieme però funziona bene, le coppie si completano, la vicenda trova spunti e variazioni sul tema comprensibili ed accettabili.

In fondo un drammone che racconta la deviazione di quattro vite, troppo chiuse nel loro circolo per essere lucide e capire cosa accade nel mondo… anzi il mondo proprio non lo vediamo, bloccati come siamo in quella casa e in quella baia.

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