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Tutta colpa della Germania

Da anni ormai c'è una vera e propria campagna antitedesca e antimerkeliana portata avanti da giornali come Libero e il Giornale. Per qualunque problema del nostro Paese, la colpa è sempre della Cancelliera che starebbe instaurando un Quarto Reich. Purtroppo spesso questa campagna si fonda su notizie false o infondate. 

L’importante è prendersela con la Germania. Una delle posizioni di maggior successo nell’Italia di oggi è dare la colpa alla Repubblica Federale Tedesca e alla sua Cancelliera le cui posizioni sono all’origine di tutti i nostri mali. Dal destino della controversa salma di Priebke all’accusa di esportazioni in eccesso, dall’introduzione del pedaggio autostradale fino all’austerità, invocare l’avvento di un imminente Quarto Reich è diventato di moda, l’analisi più facile e semplice, anche perché, si sa, tutti i tedeschi sono nazisti. Simili semplificazioni sono diventate molto diffuse e popolari nel nostro Paese. Dai social network ai commenti sui principali organi di stampa nazionali è un proliferare continuo di accuse ai tedeschi di voler germanizzare l’Europa.

Negli ultimi giorni ci hanno pensato due tradizionali medaglie d’oro dell’antigermanesimo a dare fiato alla facile vulgata antitedesca e antimerkeliana. Libero, il quotidiano di Feltri e Belpietro, con un bel titolo in prima pagina: “La Germania ci deruba”. Il riferimento era all’accusa degli Stati Uniti alla Germania di violare i trattati sul surplus commerciale. In altre parole, la Germania esporta troppo e toglierebbe quote di mercato ai partner europei. Invece di ringraziare Berlino di tenere a galla la barcollante economie europea, gli "amici" di Libero dicono addirittura “ecco le prove” del furto della Germania al nostro Paese. Naturalmente non poteva mancare anche un attacco all’Unione Europea: “L’Italia e gli altri partner tacciono, gli USA no: la Merkel è la vera causa della crisi europea”. Il terrorismo psicologico antieuropeista è una buona strategia per alimentare un sentimento antieuro sul quale poter fondare magari un nuovo partito pronto per le imminenti elezioni europee.

A rispondere alle critiche degli Stati Uniti al governo di Berlino ci ha pensato, tra gli altri, la Süddetusche Zeitung. La critica arriva nel momento sbagliato perché già dal prossimo bilancio federale i dati cambieranno e, secondo, la critica viene da un Nazione, gli USA, dove la Federal Reserve è costretta a stampare moneta per sostenere la crescita economica e contrastare la politica di austerità di Washington. Oggi è molto più critica la situazione economica e finanziaria degli Stati Uniti rispetto a quella dell’Europa.

Se Libero attacca, il Giornale rilancia. Il quotidiano di Sallusti accusa Angela Merkel (quale novità!) di voler far pagare agli stranieri le autostrade tedesche – notizia ripresa, ovviamente, anche da Libero. Nell’articolo, “Sulle autostrade tedesche pagano solo gli stranieri. E l’Europa obbedisce” di Antonio Borrelli, si legge:

Frau Merkel ha individuato chi dovrà pagare i conti pubblici tedeschi: gli stranieri. No, non i clandestini. Neppure i turisti extracomunitari. Quelli da tassare sono i vicini di casa, quelli che un tempo erano i cittadini di un unico grande sogno senza frontiere. Ecco, le frontiere sono tornate. Tutto questo con il probabile consenso dell'Europa. L’idea è semplice: far pagare le autostrade a tutti quelli che non sono tedeschi. (…) Il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung rivela che il commissario europeo ai Trasporti Siim Kallas considera compatibile con le normative europee la proposta tedesca, specie se ci fosse almeno una forma di pagamento ridotta per i germanici, magari un contributo incluso nel bollo auto.” 

Tralasciando che ci si sarebbe aspettati almeno un cenno ad un dibattitto molto più complesso che c’è stato durante la recente campagna elettorale, tralasciando ancora che fino a prova contraria siamo noi italiani che facciamo pagare le autostrade ai tedeschi (in Germania infatti sono gratuite), tralasciando l’incomprensibile riferimento ai clandestini ed extracomunitari e tralasciando, infine, che non è stata una rivelazione della Süddeutsche Zeitung, la notizia è falsa. Non c’è stato alcun assenso dell’Unione Europea alla proposta della CSU (e mai accettata né dalla CDU di Merkel né dalla SPD, futuro alleato di governo) di introdurre il pedaggio autostradale per stranieri.
 
Non è la prima volta che Libero e il Giornale attaccano gratuitamente la Germania. Resta indimenticabile l’eleganza del quotidiano di Sallusti al tempo dell’incidende della Costa Concodia. Per rispondere ad un articolo ironico dello Spiegel, titolò “A noi Schettino. A voi Auschwitz”. O ancora il ridicolo articolo "La Merkel ci ruba i cervelli", che denota, evidentemente, l'ignoranza delle drammatiche condizioni di lavoro in Italia.
 
Dare la colpa alla Germania è la migliore delle scuse per non voler vedere e affrontare i nostri problemi. Che si parli di debito pubblico, di instabilità politica, di inefficienza della giustizia, di disoccupazione, della morte di Priebke o della sporcizia delle strade, l’unica colpevole è sempre Angela Merkel, la Cancelliera da dipingere con i baffetti di Hitler, #tuttacolpadellagermania.
 
 
Foto: Flickr
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.26) 4 novembre 2013 12:53

    Passi per le critiche a Libero e Il Giornale che sono tutto meno che testate moderate e imparziali. Comunque, il fatto che l’euro sia alla base degli squilibri della bilancia dei pagamenti tra Germania e i paesi mediterranei è ormai definitivamente acclarato. 

    • Di (---.---.---.49) 4 novembre 2013 13:24

      L’articolo intendeva essere principalmente una critica ad un antigermanesimo superficiale e inconsistente. Non certo un’analisi sul ruolo della Germania in Europa e sulla complicata questione dell’Euro sulla quale naturalmente sono interessato a confrontarmi e a discutere. L’errore credo sia di considerare la Germania come "il problema". Non è ovviamente così. L’Europa va riformata e rilanciata. Ma ad avere i grossi problemi siamo noi dell’Europa del Sud: i conti truccati della Grecia, la bolla immobiliare della Spagna e il debito pubblico e l’instabilità politica in Italia non sono certo colpa di Berlino.

  • Di (---.---.---.115) 4 novembre 2013 13:02

    In genere le "cornici di significato" sono inutilmente rigide ma per interpretare robe come "Libero" bastano ed avanzano.
    Il nemico per la destra fascistoide DEVE essere esterno al sistema (da proteggere), noi italiani siamo bravi, paghiamo tante tasse ed è la Germania a ridurci così.
    In ordine cronologico hanno usato lo stessa rozza cornice con:
    - i comunisti (1992, menomalecheSilvioc’è altrimenti governerebbe Stalin);
    - i magistrati (evergreen, la colpa è della legge, non dei colletti bianchi delinquenti);
    - gli extracomunitari (1994-2013, dar la colpa ai neri è poco meno raffinato che darla agli ebrei);
    - l’egemonia culturale della sinistra (un capolavoro, ora che la cultura è Zalone+Volo l’Italia sta sulla cresta dell’onda);
    - l’inflazione percepita (2001, mica che i commercianti hanno fatto la più volgare delle "creste" sul cambio raddoppiando di fatto l’inflazione "ufficiale");
    - le tasse (2004, tutta la colpa è delle tasse, del fisco, di Visco, dell’ICI and so on);
    - la crisi mondiale-globale (2009-2012, andava tutto BENISSIMO ma poi la maledetta crisi globale...);
    - Beppe Grillo (2012-?, troppo facile, lui lo fa apposta a fare da bersaglio ambulante).
    Questo sistema è virtualmente infinito, quando si controlla militarmente l’informazione.
    Resta un sistema rozzo, facilmente smascherabile, utilizzabile solo in un paese a bassa scolarità o elevata età media.
    Saluti

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