Tunisia, due atei condannati a sette anni e mezzo di prigione
In Tunisia la primavera araba sembra essere finita. Soprattutto se si è atei. Recente è il caso di due non credenti ventottenni, Jabeur Mejri e Ghaz Béji, condannati dal tribunale di Mahdia a sette anni e mezzo di carcere e a pagare 1.200 dinari di multa.
La loro colpa? Aver pubblicato sui propri blog dei post critici verso l’islam e delle immagini satiriche che raffiguravano il profeta Maometto come pedofilo, esternando pubblicamente la propria non credenza.
Dopo aver ricevuto varie denunce, la polizia ha avviato un’inchiesta. E i due sono stati licenziati senza giusta causa, hanno ricevuto insulti e minacce. Mentre Mejri è stato arrestato e incarcerato, Béji è fuggito e avrebbe richiesto protezione all’Onu.
Le vicissitudini di Béji sono raccontate anche da Kacem El Ghazzali, blogger ateo del Marocco. Anche la blogger Olfa Riahi ne ha scritto, pubblicando anche copia conforme del certificato di arresto.
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