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Troppi controlli, lo Ior trasferisce tutto all’estero

Da quando Banca d’Italia ha ritenuto che alcune operazioni poste in essere dallo Ior avessero violato la normativa antiriciclaggio, e la Procura di Roma ha conseguentemente operato un maxisequestro di ventitré milioni di euro e aperto un’inchiesta che vede indagati il presidente Gotti Tedeschi e il direttore generale Cipriani, la banca centrale italiana ha considerato ‘extracomunitaria’ la banca vaticana.

In risposta, scrive Repubblica, lo Ior ha spostato gran parte della sua operatività finanziaria nel paese del papa, la Germania.

La scarsa disponibilità a rispondere alle domande degli inquirenti è stata peraltro ribadita ieri da un articolo pubblicato sul quotidiano l’Unità (Riciclaggio, quattro preti indagati. I silenzi del Vaticano sui controlli) e dalla trasmissione di La7 Gli Intoccabili.

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.131) 12 febbraio 2012 15:57

    Non so se considerarli dei furbetti oppure delle persone che stanno cercando di tirarsi un pò fuori dall’esaltazione Giustizialista e Dipietrista che sta ammorbando l’europa. Comunque, il fatto che vadano ad operare in Germania e non alle isole Cayman, ovvero nel paese simbolo dell’euro, mi fa nettamente propendere per la seconda ipotesi.

  • Di paolo (---.---.---.206) 12 febbraio 2012 17:10

    "Esaltazione Giustizialista e Dipietrista che sta ammorbando l’Europa " .... ?!
    No comment .

    • Di (---.---.---.25) 17 febbraio 2012 10:27

      Guardi in effetti stiamo vivendo un’altra stagione di "Mani Pulite" versione "un Mondo Trasparente" e Di Pietro è uno dei tanti chierici europei di sommi sacerdoti (vedi Draghi) della nuova religione che come sempre a fasi alterne subirà poi un riflusso. Cmq ha fatto bene il Vaticano a non avere più attività finanziarie in Italia, che ormai è un paese che non rispetta neanche più la sovranità altrui avendola ormai persa da tempo egli stesso.

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