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"Tre", doppio CD di Giua e Corsi

Potrebbe essere il disco italiano più bello dell’anno. E’ registrato ottimamente. Le voci e gli strumenti dialogano che è una meraviglia. In più gli artisti ospiti arricchiscono di profumi, emozioni, colori e sapori una scaletta di canzoni già emozionanti anche se affidate soltanto alla voce e/o alla chitarra acustica.

"Tre" (Incipit Records/Egea) di Maria Pierantoni Giua e Armando Corsi e la participazione di altri artisti, quali Marco Fadda, Jaques Morelenbaum, Claudio Taddei ed Anita Mortola, è un vero lavoro unplugged, un lemma assai di moda fino a qualche anno fa, e lo si ascolta con piacere sia non facendo nel frattempo nient’altro, per cercare di dare un senso ad ogni suono, alla scelta di ogni singolo strumento, ad un tipo di assolo; sia dedicandosi a qualche cosa di creativo, come cucinare una pietanza per la prima volta, o cercare conforto in un libro che si legge tutto d’un fiato.

Assai richiesto da interpreti non solo appartenenti al pop, Corsi dimostra qui una tecnica non fine a se stessa, bensì legata alla sensibilità e al buon gusto. I 15 brani originali contenuti nel primo disco, di cui 5 strumentali, suonano freschi, a volte ironici, come "Totem e tabù", in cui Giua è brava a cantare frasi lunghe, rimanendo con scioltezza dentro al ritmo e alla melodia.

Tra i brani privi di testo ci lasciamo dondolare ne "La culla di giunco", una scrittura di Corsi, che all’inizio sembra richiamare la prima parte della strofa di "Io che amo solo te" di Sergio Endrigo. Affiora quel tipo di umorismo tipico di Renato Carosone in "Wonderwoman", interamente opera di Giua.

Il secondo disco propone 5 pezzi già noti, tra i quali, "Volver" nella versione cantata da Giua e in quella del cantante e pittore uruguaiano Claudio Taddei. Ci ha sorpreso, e non nascondiamo di aver sentito scorrere brividi sulla pelle, la versione a due chitarre (Corsi e Mesolella) e voce (Giua) di "I’ te vurria vasà" dal repertorio della canzone napoletana classica, che ricordavamo nell’interpretazione di Fausto Cigliano. Infine il tenero omaggio ad un cantautore che non c’è più, Bruno Lauzi, di cui Giua e Corsi, voce e chitarre, interpretano la romantica "La casa nel parco".

Infine, un piccolo consiglio: inseriamo con fiducia il CD nel lettore, mettiamoci comodi, facciamo un respiro profondo e lasciamoci trasportare verso la terra della felicità.

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