"Tre anni dopo": il libro (ritoccato) di Berlusconi

 

Scompare dal web il libro di Berlusconi intitolato “Due anni”, presentato in pompa magna a Palazzo Chigi e mai pervenuto nelle case degli italiani.

 

Impossibile reperire il pieghevole che, fino a qualche giorno fa, era scaricabile e visionabile QUA.

Attenzione, però. In rete è già disponibile il nuovo volume, con denominazione e contenuti ritoccati nelle parti più imbarazzanti. Quelle relative al Nucleare e ai rapporti con la Libia. Così, dopo “Due anni” arriva "Tre anni dopo".

Doppia figuraccia, insomma.

Perché se dopo i “Quattro buoni motivi per tornare al nucleare”, il mondo ha vissuto con dolore e terrore la catastrofe giapponese, ora si prende mestamente atto della bruciante sconfitta incassata dal Pdl nei referendum dello scorso giugno.

Strampalate le correzioni inerenti Gheddafi, con l’incongruenza tra il “successo” del Trattato di Amicizia da cinque miliardi di dollari e l’uccisione del colonnello.

 Immutati gli slogan relativi al delicato tema della mafia. 

Testualmente leggiamo:

"Mai così tanti successi contro tutte le mafie.

Il governo ha messo in campo il più grande sistema di contrasto alla mafia mai attuato finora.

Accanto ai numerosi arresti di latitanti pericolosissimi, particolarmente efficaci sono le nuove norme che consentono di colpire i patrimoni mafiosi e i loro prestanome. L’azione coordinata del governo, del parlamento, dei magistrati e delle forze dell’ordine mostra che la criminalità organizzata può essere duramente colpita".

Precisiamo che la lotta alla mafia non è di pertinenza e merito del Governo, bensì esclusivamente della magistratura. Sempre che non venga delegittimata nel proprio operato...

Infatti, lo ha confermato lo stesso Berlusconi come è possibile entrare in conflitto con la giustizia.

A chi ha assegnato il ministero all’Agricoltura?

A Saverio Romano, all’atto della nomina sotto inchiesta per associazione mafiosa.

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