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 Home page > Tribuna Libera > Trainspotting: critica forte ed aspra contro la società borghese

Trainspotting: critica forte ed aspra contro la società borghese

Trainspotting è un film del 1996 diretto da Danny Boyle. Renton e un gruppo di amici vivono drogandosi con l’eroina. Ci sono Sick Boy e Spud, i quali si drogano con Renton e poi ci sono Begbie, un uomo estremamente irascibile e Tommy, un bravo ragazzo di indole oltremodo docile.

Un giorno Renton decide di disintossicarsi ed esce con gli amici in discoteca. Gli amici di Renton sono impegnati con varie ragazze e Renton finisce nel letto di una studentessa molto giovane, Diane, desiderosa di provare droga, sesso e trasgressione.

Tommy ha registrato una cassetta di lui e della sua fidanzata che fanno sesso. Tale cassetta viene presa per scherzo da Renton. Lo scherzo di Renton si trasforma in un incubo per Tommy che viene lasciato dalla ragazza e comincia a drogarsi anche lui con l’eroina. Anche Renton e gli altri tornano a drogarsi e un neonato muore, neonato che molto probabilmente è figlio di Renton.

Poco dopo Spud finisce in prigione per una rapina e Renton comincia a disintossicarsi e dopo lunghi tormenti ci riesce e comincia a vivere i suoi giorni tra tristezza e depressione. Nel periodo nel quale Renton si cura dall’assuefazione all’eroina, periodo nel quale tale personaggio è costretto a lottare contro una terribile crisi di astinenza, è tormentato dai sensi di colpa per il suo amico Tommy, per il suo amico Spud e per il figlio che ha perso.

Successivamente Renton va a vivere a Londra dove trova un buon lavoro e una casa accettabile dove vivere. Poco dopo Begbie e Sick Boy vanno a casa di Renton e restano per un bel po'. Renton disapprova la cosa, ma non lo mostra agli amici di vecchia data. Tutti e tre tornano in Scozia, nel luogo dove hanno sempre vissuto, per la morte ed il funerale di Tommy.

Sick Boy, poco dopo il funerale dell’amico, suggerisce un’idea: comprare una partita di eroina capitata ad uno spacciatore di sua conoscenza per 4.000 sterline e vendere tale partita a Londra per 20.000. L’affare criminale riesce quasi completamente e la partita di eroina viene venduta per 16.000 sterline. Tale quantità di denaro viene rubata da Renton mentre gli altri dormono e il solo Spud osserva la cosa ma non ostacola Renton nella sua ruberia. Lo stesso Renton lascia una considerevole somma di denaro a Spud in una cassetta di sicurezza.

Renton alla fine del film spiega che non ci sono ragioni per giustificare il suo gesto: Renton in fondo è una cattiva persona, come si sente dalle sue parole. Poi Renton aggiunge che ora egli sceglie di vivere come gli altri, di accontentarsi di beni materiali e di vivere una vita borghese. Invece, all’inizio del film lo stesso Renton aveva detto che l’eroina è un modo per “scegliere” di non vivere e di non essere come gli altri.

È proprio questo il fulcro del film: vivere e adeguarsi alla società o non vivere rifiutando in modo assoluto e anarchico ogni schema sociale. Trainspotting è un film di aspra critica alla società borghese: un film dissacrante, un film paradossale, un film di personaggi oltremodo eccentrici.

Ewan McGregor, nella parte di Renton, mette in scena un personaggio esilarante, corposo e paradossale come gli altri suoi amici. Robert Carlyle, nella parte di Begbie, invece, mette in scena un personaggio violento, iracondo e oltremodo rabbioso, un personaggio facilmente suggestionabile ed irritabile.

L’intero film è percorso da uno humour nero e sarcastico, un umorismo pungente e tagliente allo stesso tempo. Alcune scene del film, inoltre, sono veramente impressionanti. La prima che colpisce di sicuro è la discesa di Renton nel “gabinetto peggiore della Scozia”, come viene definito dallo stesso personaggio. Poi c’è la scena che mostra Renton in crisi di astinenza, scena davvero raccapricciante e terrificante allo stesso tempo.

Un film che mostra degrado, criminalità, problemi legati alla droga, emarginazione e tanto altro. Un film davvero ben riuscito e riconosciuto per il suo valore sia dal pubblico che dalla critica. Un film che è stato tratto dal romanzo omonimo dell’autore Irvine Welsh.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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