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 Home page > Attualità > Società > Tossicodipendenza e morti per overdose. Di chi è la colpa?

Tossicodipendenza e morti per overdose. Di chi è la colpa?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La morte di un ragazzo per droga solleva sempre aspre polemiche su di chi siano le responsabilità soggettive. C'è chi accusa il governo di non fare abbastanza per reprimere il traffico di droga. Chi accusa lo spacciatore di vendere morte e dolore. Chi incolpa la scuola di non educare sufficientemente i ragazzi e chi bacchetta la famiglia accusandola di essere assente nel controllare i propri figli.

Nessuno però sembra responsabilizzare gli stessi ragazzi mettendoli in guardia contro i rischi legati al consumo di stupefacenti. Nessuno sembra mettere abbastanza in risalto il fatto che tirare cocaina o bucarsi con l'eroina è una scelta volontaria e non un atto imposto dai trafficanti di morte che hanno tutto l'interesse a vendere droga per far salire vorticosamente i profitti.

Oggi la consapevolezza sui pericoli legati alla droga, del resto, è molto diversa da quella della fine degli anni Sessanta, quando la droga cominciò a diffondersi tra i giovani. In quel periodo la sostanza più in voga era l'eroina. I ragazzi la consumavano in "solitudine", nascosti nei sotterranei delle metropolitane o nei giardinetti delle periferie, perché nell'eroina non c'era la ricerca dello sballo, ma il desiderio di evadere da una realtà ritenuta frustrante.

La criminalità organizzata controllava il mercato della droga. Spesso la distribuiva gratuitamente fuori dalle scuole per creare assuefazione tra i giovani, per poi imporre il prezzo sulle singole dosi in una vera e propria operazione di marketing commerciale. I ragazzi non sapevano a cosa andavano incontro. Lo capirono solo quando, caduti vittime della dipendenza, cominciarono a riempire le pagine di cronaca di morti per overdose.

Da allora sono passati anni e molte cose sono cambiate. Sono cambiate le mode, le abitudini, le tendenze, è cambiata perfino la droga. La cocaina ha in gran parte soppiantato l'eroina. Si è diffusa tra i ragazzi di periferia come tra quelli dell'alta società che la consumano per movimentare la movida estiva, per allietare una serata tra amici o per superare un esame universitario impegnativo.

L'unica differenza è che, rispetto agli anni Settanta, i ragazzi di oggi sanno benissimo a cosa vanno incontro. I media su questo hanno svolto il loro compito, sensibilizzando l'opinione pubblica sui rischi legati al consumo droga. Adesso nessuno può dire non sapevo. Sanno tutti i rischi che corrono nel far uso di droga, per cui è inutile incolpare la società o la famiglia se i ragazzi accettano volontariamente di farsi avvelenare e uccidere.

Foto: Cristian C/Flickr

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