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The Walk parla della realizzazione di un sogno

The Walk è un film del 2015 di Robert Zemeckis. Il film parla di una storia veramente accaduta: il funambolo Philippe Petit, nel 1974, salito su una delleTorri Gemelle di New York, camminò da una torre su una fune senza alcuna protezione. Philippe Petit è impersonato da Joseph Gordon-Levitt.

Philippe, fin da piccolo, è affascinato dai funamboli e impara presto a camminare anche lui su una fune. Una volta cresciuto, Philippe diventa davvero bravo come funambolo oltre ad essere molto bravo anche con tanti attrezzi da giocoliere.

Philippe se ne va di casa e va a vivere a Parigi dove si esibisce in strada. Durante una delle sue esibizioni ha un dolore ai denti e va dal dentista. Nell’attesa Philippe si mette a leggere un magazine e vede per la prima volta le Torri Gemelle di New York. Ecco che il suo sogno diventa quello di poter camminare, un giorno, da una torre all’altra su una fune. Egli conserva la pagina del magazine come fosse un tesoro.

Durante un’altra esibizione Philippe conosce una suonatrice di chitarra che si esibisce per strada ossia Annie. I due iniziano una storia d’amore e la ragazza spesso fa compagnia a Philippe nelle sue esibizioni come funambolo. In una di queste esibizioni Philippe è sospeso su una fune su un fiume e, disturbato dal rumore prodotto dalle persone, cade in acqua.

Philippe, per riprendersi da questo “fallimento”, compie la sua prima impresa: camminare su una fune sospesa tra le due torri della chiesa di Notre-Dame di Parigi. L’impresa ha successo sopratutto per il fatto che Philippe, su tali torri, è ad una considerevole altezza e non può essere disturbato dalle persone.

Ecco che Philippe, con Annie e con altri complici, comincia ad organizzare l’impresa di camminare su una fune sospesa tra le Torri Gemelle di New York. Philippe è consigliato in questa impresa da Papa Rudy, un maestro circense da cui ha imparato tante cose. È proprio Papa Rudy a consigliare di rinforzare la fune tra le Torri Gemelle grazie a dei tiranti orizzontali.

Arriva il giorno prefissato da Philippe per la sua mitica esibizionePhilippe percorre il tragitto da una torre all’altra e poi, per non essere preso dagli sbirri, torna anche indietro. Gli sbirri, però, sono anche sull’altra torre. Philippe viene preso ma ha realizzato il suo sogno sotto gli occhi di spettatori estasiati per aver osservato la sua impresa, impresa immortalata da tanti giornali in tutto il mondo.

The Walk parla della realizzazione di un sogno ma allo stesso tempo trasmette anche l’ineffabilità e l’impalpabilità di un sogno. Il film trasmette emozioni che non possono essere descritte facilmente per la loro eccezionalità. Il film trasmette anche ambizione, coraggio e tanta audacia, tutte qualità che Philippe possiede.

Philippe sulla fune trova la sua dimensione ideale e sulla fune agganciata tra le due Torri Gemelle è in mezzo alle nuvole e sospeso nel vuoto più assoluto. Egli va avanti e indietro sulla fune noncurante di chi gli sta parlando e gli sta consigliando di tornare indietro. Nel perseguire il suo sogno e la sua ambizione Philippe non può ascoltare nessuno: egli ascolta solo la voce della libertà e la voce del suo io interiore che gli intima di andare avanti…

Guardando questo film non si può non pensare al fatto che le Torri Gemelle non ci sono più: in questo senso, il film sembra anche un tributo ad un monumento che è diventato simbolo ed icona di un’intera città, simbolo ed icona nella quale si riconoscevano tanti abitanti di New York. Si può distruggere un monumento ma non si può distruggere quello che tale monumento rappresenta: il film sembra anche trasmettere tale riflessione.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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