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The Secret Life of Walter Mitty e l’amore per la vita autentica

The Secret Life of Walter Mitty è un film del 2013 diretto e interpretato da Ben Stiller. Walter Mitty è un impiegato triste e depresso della rivista Life. Allo stesso tempo Walter è un sognatore ad occhi aperti: egli non esce mai dalla sua città ma compie viaggi mentali mirabolanti di cui sono protagoniste le persone che lo attorniano, viaggi mentali all’insegna dell’avventura, dell’eroismo e del pericolo. Walter è perdutamente innamorato di Cheryl Melhoff, una sua collega di lavoro e cerca di contattarla anche attraverso un sito online, solo che il suo profilo non funziona in modo regolare.

Un mattino, arrivando in ufficio, Walter scopre che la sua rivista sta licenziando molte persone a causa di una profonda ristrutturazione aziendale che porterà tale rivista a smettere la pubblicazione cartacea per passare esclusivamente a quella online. Nello stesso giorno Walter riceve alcuni negativi con una lettera da Sean O’Connell, un fotografo che lavora per la rivista scattando immagini in giro per il mondo, ma solitario e asociale: infatti Walter non l’ha mai incontrato di persona. Sean O’Connell nella lettera scrive a Walter di avere realizzato una foto eccezionale, la numero 25 dei negativi inviati, la quale foto dovrebbe essere usata per la prossima copertina della rivista. Walter non riesce a trovare il negativo della foto 25, mentre la nuova direzione della rivista gli sta addosso per avere la foto il prima possibile.

Walter allora cerca di contattare il fotografo in tutti i modi e grazie alla collega Cheryl viene a sapere che Sean è in Groenlandia. Quindi Walter decide di partire per raggiungere il fotografo e da questo punto del film le avventure fantastiche di Walter assumono una dimensione reale. Walter prima arriva in Groenlandia e da lì, con l’aiuto di un pilota di elicotteri raggiunge una nave dove è stato Sean e per raggiungerla per poco non viene divorato da uno squalo. Sulla nave Walter mangia degli avanzi per rifocillarsi e su un tovagliolo trova un indizio di dove potrebbe essere adesso Sean. Walter in seguito raggiunge l’Islanda, perché crede che Sean sia su un vulcano dell’isola. Per raggiungere il vulcano Walter si da prima ad una corsa forsennata in bicicletta e poi ad una spericolata corsa su uno skate.

Sean, mentre il vulcano sta eruttando, vede il fotografo su un aereo ma non riesce a raggiungerlo così torna a casa e viene a sapere che Sean era stato a casa sua e che aveva parlato con la madre. Proprio quest’ultima gli da altri indizi di dove adesso si trova Sean. Allora Walter va in Afghanistan , ai confini con l’Himalaya, dove trova Sean a fotografare un leopardo delle nevi. Sean gli dice di avergli mandato la foto 25 e di averla messa nel portafogli che gli ha regalato. Walter, una volta tornato negli Stati Uniti, consegna la foto alla redazione e poco dopo scopre che il soggetto della foto è egli stesso mentre visiona dei negativi. Intanto rivede Cheryl e nell’ultima scena del film i due passeggiano tenendosi per mano.

Il film parla delle esperienze spericolate di un uomo che non aveva mai realmente vissuto, imprigionato nei suoi viaggi mentali ma con una voglia di vivere sfrenata. Il film parla di avventura, di amore per il pericolo, tutto questo impersonato sia da Walter che da Sean. I due impersonano anche lo spirito della rivista che sta cessando di esistere per rimanere solo in rete. Da notare il parallelo tra la vita reale e quella fantastica di Walter nel quale parallelo si privilegia l’importanza della vita reale e iperbolica del protagonista, Da accostare il parallelo tra la rivista reale, che sta morendo, e quella online, rivista reale che a differenza della vita reale di Walter, sta cessando di esistere.

Il film parla anche di una riconquista della dimensione autentica della vita umana guadagnata attraverso il viaggio nei posti più inabitati ed estremi del pianeta. Inoltre, il fatto di essere il protagonista dell’ultima copertina cartacea di Life, da importanza alla figura di Walter, simbolo di tutti quelli che lavorano per la rivista, contrapposti alla nuova redazione fredda e manageriale che sta traghettando la rivista sulla rete.

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