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Storia dell’arte pittorica: 14a e ultima puntata

 

  • DADAISMO Gli artisti dada sono stati volutamente irrispettosi, stravaganti, provavano disgusto nei confronti delle usanze del passato; ricercavano la libertà di creatività per la quale utilizzavano tutti i materiali e le forme disponibili. Dada nacque come protesta contro il barbarismo della Prima Guerra Mondiale, in seguito il movimento divenne più improntato su una sorta di nichilismo artistico, che escludeva e condannava la rigidità e il manierismo in vari campi dell'arte come la letteratura, la pittura, la scultura. Secondo i dadaisti stessi, il dadaismo non era arte, era anti-arte.

  • DECADENTISMO In pittura si definisce Decadentismo, la corrente d'arte nata dalla scuola degli artisti simbolisti che operavano fra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo e di tutti quei pittori che rappresentavano soggetti artificiosi e strani. Fra i più famosi, James Ensor e Edvard Munch.

  • DE STIJL Viene abolita l'illusione della profondità. Tutto si basa sugli elementari della linea, del piano e dei colori primari.

  • DIVISIONISMO La tecnica dei divisionisti prevedeva il concetto di scomposizione del colore per rappresentare al meglio la simultanea realtà sull’esempio del Puntinismo francese. I colori non dovranno essere mescolati ma anzi accostati così da creare il contrasto simultaneo.

  • ENFATISMO Si basa sull'enfatizzazione di ogni esperienza di vita, che deve divenire estetica e totalizzante. L'enfatismo propone una rivoluzione percettiva, che contrappone la realtà soggettiva concreta, dilagante, a quella oggettiva, permanente ma schiacciata dall'anima e dalla coscienza consapevole della persona e dell'artista. Il senso enfatistico tende pertanto a esagerare sia nello spirito, con la costruzione di complesse impalcature di pensiero, sia nella realtà con la trasfigurazione della pienezza soggettiva, concretizzata in un fasto diffuso, nella volontà di stupire ed esaltare coloro che cercano di stupire.

  • ELEMENTARISMO Abbraccia tutte le forme di pittura geometrica

  • ESPRESSIONISMO Con il termine Espressionismo si usa definire la propensione di un artista ad agevolare, drammatizzandolo, il dato emotivo della realtà rispetto a quello avvertibile oggettivamente. La natura dell'espressionismo è ricca di contenuti sociali e di drammatica testimonianza della realtà. Il linguaggio degli espressionisti si basa sull'utilizzo di colori violenti ed a tratti innaturali e sull'uso di linee robuste e spezzate. Essi non applicano le leggi della prospettiva e non si prodigano di dare l'illusione del volume e della profondità: colori e linee sono adeguati a comunicare con veemente aggressività la visione drammatica e sfiduciata che questi artisti hanno del mondo e della società in cui vivono. L'Espressionismo (il primo impiego del termine appare su una rivista nel 1911) nasce e si diffonde nei paesi di lingua tedesca tra il 1900 e il 1910, ma presto influenzerà, oltre che le arti figurative, la letteratura, il teatro, il cinema e l'architettura in altre nazioni dell'Occidente europeo.Il quadro più celebre del movimento (e probabilmente degli ultimi 300 anni) è L'URLO di Edvard Munch. Da un punto di vista stilistico, la pittura espressionista nasce soprattutto dalle tele di Vincent Van Gogh e da quelle di Paul Gauguin, che sottolineano le loro esperienze emozionali e spirituali della vita, con colori forti e pennellate violente. Differenze tra Impressionismo e Espressionismo E' facile fare confusione tra i due termini, vediamo in poche parole di darne una definizione.

    L’Impressionismo è un movimento pittorico che deriva direttamente dal realismo e che si interessa soprattutto della rappresentazione della realtà quotidiana, senza occuparsi di problemi politici ed ideologici, ma solo dei lati gradevoli della società del tempo.
    L’artista impressionista si focalizza sull’interazione tra la luce e l’occhio; dipinge ciò che vede. Quindi in un certo senso potremmo dire che è più "fotografico"
    L’Espressionismo, invece è un movimento artistico in cui prevale la deformazione di alcuni aspetti della realtà, così da accentuarne i valori emozionali ed espressivi; esso coinvolse anche la letteratura, la musica ed il teatro.

    L’Espressionismo è caratterizzato dalla manifestazione diretta, tramite il segno e il colore, dell’esperienza emozionale e spirituale della realtà, così come la sperimenta l'artista. Dipinge ciò che sente.
    Quindi possiamo dire che è una tecnica più "spirituale".

    Una derivazione dell’Espressionismo sarà il cosiddetto Espressionismo Astratto1 (Kandinsky).

  • EVENTUALISMO L’Eventualismo è volto a raccogliere tra il pubblico esperienze individuali e assolutamente non prevedibili, quindi eventuali, casuali, rivelatrici di caratteri latenti. Nonostante le impressioni siano determinate da uno stesso stimolo, queste sono sentite ed elaborate intimamente da ogni individuo in maniera differente. Per intenderci è un po' quando uno psicologo ci chiede di dare un senso a delle figure apparentemente astruse e che si prestano a diverse interpretazioni.

  • FAUVISMO Il primo ad utilizzare il termine fauves fu un critico d’arte, che definì la sala in cui esponevano questi artisti come una "cage aux fauves" cioè una "gabbia delle belve", per la “selvaggia” violenza espressiva del colore. Culturalmente vicini all'espressionismo, questi artisti si differenziano dal gruppo tedesco per il fatto che hanno una minore angoscia esistenziale e un maggiore interesse per il colore. Tale movimento operò la frattura definitiva con il tradizionale uso naturalistico del colore: in un ritratto, il naso poteva essere anche verde, se ciò contribuiva alla composizione e alla valenza espressiva del dipinto.

  • FUTURISMO Il futurismo si colloca sull'onda della rivoluzione tecnologica dei primi anni del '900 (la Belle époque), esaltandone la fiducia illimitata nel progresso e decretando violentemente la fine delle vecchie ideologie (il passatismo). Esalta il dinamismo, la velocità, l'industria, perfino la guerra intesa come "igiene del mondo". Nelle opere futuriste a prevalere è l'elemento dinamico. Fondamentale per il processo di graduale definizione teorica e stilistica del futurismo pittorico fu la conoscenza delle opere di Picasso e dei Cubisti, che diede l’impulso decisivo all’elaborazione di una tecnica all’altezza della poetica formulata, in grado di rendere il movimento dei corpi, la simultaneità degli eventi, la compenetrazione e la disgregazione degli spazi.

  • FUNK ART Vi sono continui richiami al sesso, alla religione, all'ironia nella politica.

  • GRAFFITISMO La culla del graffitismo fu la pittura murale, ed era quasi sempre associata ad atti di vandalismo, poichè come supporti espressivi venivano spesso usati mezzi pubblici o edifici di interesse storico. Col tempo gli artisti hanno iniziato ad esprimersi in campi più protetti, in cui dipingere legalmente, previo accordo con le amministrazioni locali. Per le loro opere in genere utilizzano le bombolette spray.

  • IPERREALISMO Noto anche come 'realismo radicale', 'realismo fotografico' o “fotorealismo”, rappresenta la realtà partendo da un’immagine fotografica, ingrandita il più possibile, e riportandola come disegno, cercando di essere più fedeli della normale percezione, se possibile. Gli artisti che si riconobbero nella corrente intendevano riprodurre nelle loro opere il dato oggettivo in modo perfettamente realistico, escludendo ogni lettura o interpretazione di tipo psicologico, sociale, simbolico, emotivo. Tale atteggiamento poetico si traduceva in lavori caratterizzati da un’estrema precisione rappresentativa e da una quasi ossessiva attenzione ai dettagli.

  • LAND ART Essa è perlopiù caratterizzata dall’abbandono dei mezzi artistici tradizionali per un intervento diretto dell’operatore sulla natura. In tale scelta è insito un rifiuto del museo come luogo dell’opera d’arte: le opere hanno in genere carattere effimero e restano affidate specialmente alla documentazione fotografica.

  • LINEARISMO Nella terminologia critica delle arti figurative, s'intende la tendenza a far prevalere la linea su ogni altro elemento di un’opera pittorica o grafica.

  • MACCHIAIOLI Il movimento dei Macchiaioli nasce di fatto nel 1856, affermando che la forma non esiste, ma è creata dalla luce, come macchie di colore distinte o sovrapposte ad altre macchie di colore, perché la luce, colpendo gli oggetti, viene rinviata al nostro occhio come colore. Secondo i teorici, l'arte di questi pittori, consisteva: "nel rendere le impressioni che ricevevano dal vero col mezzo di macchie di colori di chiari e di scuri". In effetti il colore è, per l'individuo, l'unico modo di entrare in contatto con la realtà, che dovrà, per i macchiaioli, essere restituita nel quadro come una composizione a macchie.

  • MASSUREALISMO E' uno sviluppo ulteriore del surrealismo, una combinazione dell'arte con i mass media.

  • METAFISICA L’obiettivo comune degli artisti metafisici è quello di andare oltre l’apparenza dei fenomeni per cogliere l’essenza della realtà, il senso profondo delle cose. Il termine metafisico significa infatti al di là del fisico, di ciò che è concreto e tangibile e appartiene al mondo naturale. Possiamo anche dire che con questo termine si raffigura l’inconscio e il sogno, il surreale. In molte opere metafisiche troviamo per esempio dei paesaggi che appaiono realistici ma sono assemblati in modo confuso come si possono vedere in un sogno.

  • MINIMALISMO Movimento caratterizzato dalla predilezione per forme estremamente semplici. Spesso l'esecuzione è sottratta alla mano dell'artista e affodata alla precisione dello strumento meccanico.

  • POP ART Gli artisti riprendono le immagini dei mezzi di comunicazione di massa, del mondo del cinema e dell'intrattenimento, della pubblicità. I temi raffigurati sono estremamente vari: prodotti di largo consumo, oggetti di uso comune, personaggi del cinema e della televisione, immagini dei cartelloni pubblicitari, insegne, foto di giornali. Il nome deriva dalla contrazione dell'inglese Popular Art, arte 'popolare' in senso moderno, ossia che faccia uso di linguaggi quotidiani dell'odierna società di massa, propri della comunicazione commerciale, cinematografica, televisiva o della stampa periodica.

  • PRIMITIVISMO Il primitivismo è la tendenza di personalità e movimenti europei a trarre ispirazione da manifestazioni artistiche e culturali delle cosiddette civiltà primitive, considerate come una leggendaria età dell’oro.

  • RAGGISMO Con questa corrente pittorica, la pittura acquisiva più forza nella rappresentazione della luce e dei suoi effetti, nel conglobamento dello spettro cromatico, nella diffusione, rifrazione e diffrazione dei raggi luminosi sui vari oggetti.

  • SIMBOLISMO Il simbolismo prende lo spunto da una della più celebri poesie di Charles Baudelaire, «Correspondences», in cui il poeta francese scrive che tutte le cose hanno tra di loro un legame misterioso, per cui spesso una ne richiama l'altra, come un profumo o un colore o una musica richiamano ricordi e tempi lontani.

  • SUPREMATISMO Il Suprematismo è un movimento artistico incentrato su forme a base geometrica, come cerchi, quadrati, linee e rettangoli, verniciate in una gamma limitata di colori.

  • SURREALISMO I surrealisti miravano all’espressione il più possibile spontanea, casuale, di elementi onirici e inconsci. Accostamenti inconsueti tra elementi del reale, deformazioni zoomorfe, atmosfere stranianti proprie della pittura metafisica, composizioni inaudite sono alcuni dei procedimenti e delle declinazioni stilistiche più caratteristiche del movimento.

     

 

 

1Il termine indica quelle opere pittoriche e plastiche che esulano dalla rappresentazione oggettiva della realtà. Con il termine "astrattismo" vengono quindi indicate tutte le forme di espressione artistica dove non vi siano appigli che consentano di ricondurre l'immagine dipinta ad una qualsiasi rappresentazione della realta'. Vasilij Kandinskij fu il caposcuola di questa corrente bizzarra.

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