Squinzi e i sindacati: schiaffoni e lotta di classe
Dice Squinzi che il sindacato in questi anno ha dato schiaffoni alle imprese e ai poveri imprenditori.
“Mi sembra che le posizioni dei sindacati siano irrealistiche sul piano monetario e sul futuro del Paese. Sono mesi, almeno da luglio, che ci prendono a schiaffoni e rinunciano a tutte le nostre aperture. Ne prendiamo atto”.
Schiaffoni.
Come a Melfi, dove i sindacalisti della Fiom che non avevano firmato erano stati lasciati fuori. E dove il nuovo contratto FCA (firmato da parte dei sindacati) prevede turni più duri e salari ridotti.
Come a Taranto, dove due sindacalisti sono stati esclusi dai contratti di solidarietà.
Come a Roma, dove l'assemblea dei dipendenti senza stipendio da mesi è diventata l'occasione dell'ennesimo attacco ai diritti.
La lotta di classe, con buona pace dello storytelling, continua nel solco della compressione dei diritti e dei salari. Sono le buone riforme auspicate da FMI e dalla Troika che si stanno mettendo in atto. Quelle che, così almeno dicono le previsioni, porteranno ad un aumento del PIL. Peccato che siano previsioni e che quelle del fondo monetario sono comunque inferiori alle stime del governo.
Questo potrebbe essere il pretesto per l'ennesimo intervento per sul lavoro: via il contratto nazionale per un contratto aziendale dove sei tu, le RSU locali e il resp. delle risorse, compensato dal salario minimo.
PS: cercavo traccia della notizia sul fu giornale di Gramsci e di Berlinguer, ma non ne trovo traccia. A parte le solite polemiche contro Civati, i talk, Il fatto quotidiano .. Questo articolo è stato pubblicato qui
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