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Spot Canone 2014: la Rai utilizza ancora i bambini

Ancora una volta la Rai utilizza i bambini per suoi fini prettamente commerciali: è l’ultimo spot del canone 2014

Lo spot è molto semplice e lineare: una sera dopo cena i genitori seduti tranquillamente intorno al tavolo della cucina smistano la posta, tra le lettere spunta anche quella della Rai evidente per il proprio logo, la madre lancia uno sguardo di intesa al marito e l’accartoccia senza aprirla, questo immediatamente provoca la distruzione della televisione mentre in salotto i tre figli stanno guardando con interesse un cartone animato su Rai 3. I bimbi in una musica bellicosa diventano tre combattivi mostri che sfidano i genitori.

La mamma atterrita riprende la lettera con un evidente gesto di resa: pagherà l’abbonamento.

Segue poi la scritta “il canone si DEVE” sostituita successivamente dal “canone si VEDE” e la rassegna dei 14 canali TV, i 10 canali radio ed i tre portali web Rai. Alla fine ovviamente appaiono le modalità di pagamento.

ll messaggio è chiaro: senza canone non esiste la televisione e, se non esiste la televisione, i bambini non sanno cosa fare se non trasformarsi in terribili mostri che lottano contro i genitori per ottenere i loro “diritti”.

È il “massimo” dell’educazione!

D’altronde la Rai non è nuova a “coinvolgere” i bambini per aumentare l’audience. Chiaro esempio è un talent di bimbi in prima serata al sabato molto simile ad un analogo programma di Mediaset dagli autori.

Riporto in sintesi le parole della presentatrice (17 settembre 2012 - Corriere della Sera) a difesa delle critiche alla trasmissione: “Quest’anno abbiamo una giuria che dà voti. I bambini devono imparare che nella vita ci sono le competizioni, che si vince e si perde, hanno una grande opportunità frequentando quest’Accademia. I genitori hanno scelto di dar loro questa opportunità". Ma il problema sono proprio i genitori che spesso riversano sui figli i loro fallimenti e frustrazioni spronandoli in veloci successi che però spesso, com'era successo a loro, diventano illusioni e disfatte.

Il mondo degli adulti è estremamente competitivo e mi chiedo perché anticipare ai bambini questa competizione invece che farli giocare e perché utilizzarli, a fini commerciali, in spot aggressivi dove lottano contro i genitori?

Sembra che in questi giorni lo spot Rai sia stato rimosso e sostituito da uno meno aggressivo, speriamo!

 

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