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Spagna: quali sono le stime del fabbisogno di capitale del sistema bancario? Un disclaimer ci seppellirà

 

Pubblicate ieri, a cura delle società di consulenza Oliver Wyman e Roland Berger, le stime del fabbisogno di capitale del sistema bancario spagnolo, propedeutiche alla quantificazione dell’entità del prestito che la Ue dovrà erogare al FROB spagnolo (il fondo pubblico per la “ordinata ristrutturazione” del sistema creditizo). E la certezza è quella di avere dubbi.

Intanto, pare che l’analisi delle condizioni del sistema bancario spagnolo sia avvenuta non a livello di singola banca, cioè bottom up, ma a livello di variabili macroeconomiche rilevanti (top down), a causa del poco tempo disponibile per compiere una analisi a livello micro. E già questo è un problema non da poco.

Poi, riguardo la validità generale della metodologia, i segugi di Alphaville hanno scoperto che, nel remoto 2007, la stessa Oliver Wyman considerava il Banco de Valencia come la quarta migliore banca europea, tra quelle a media capitalizzazione. Come passa il tempo: oggi il Banco de Valencia è sotto la tenda a ossigeno del FROB, che ha da poco deciso di rinviarne la cessione sul mercato, annunciando invece la necessità di una ulteriore iniezione di capitale per un miliardo di euro. Ah, il fascino della Spagna, che “sta privatizzando tutto”.

Ma a parte ciò, poiché il mondo cambia vorticosamente e non pare carino accusare un consulente di aver “sbagliato” una valutazione, è curioso scoprire che Oliver Wyman è la stessa società che, in quello stesso 2006, aveva assegnato la palma di miglior banca del mondo (best performing) agli irlandesi di Anglo-Irish Bank. La banca che, come noto, avrebbe poi giocato un ruolo fondamentale nel trascinare Dublino all’inferno. Con questo non si vuol dire che le stime dei problemi del sistema creditizio spagnolo si dimostreranno errate, tutt’altro. Ma solo che viviamo in un mondo difficile, probabilistico ed in rapida evoluzione.

E, del resto, la stessa Wyman nel documento sulle banche spagnole rende palese che non si assume responsabilità per il verificarsi di eventi che possano mutare, anche drasticamente, le sue previsioni. Quanto sarebbe bello se ognuno di noi potesse girare con questo disclaimer appiccicato in fronte.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.238) 22 giugno 2012 10:11
    Damiano Mazzotti

    Ottimo... vediamo che ci sono privilegiati che vengono retribuiti in milioni di euro e di dollori e non sanno stabilire nemmemo delle percentuali attendibili di probabilità...

    Tanto queste persone fanno affidamento al fatto che la gente è stata abituata da un bel pezzo a perdere i soldi... ma quando inizieranno a mancare i soldi per pagare le tasse e le bollette si vedranno molte società finanziarie e banche gestite da cani volare in aria...

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