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Sicilia terra bruciata di Vincenzo Maimone

Una serie di omicidi efferati scuote Acireale dal suo torpore. Il ritorno del commissario Costante (con l’aiuto del professor Serravalle) in Sicilia terra bruciata, il nuovo giallo, molto nero, di Vincenzo Maimone, Frilli Editori.

Sicilia terra bruciata

Costante torna in servizio dal suo riposo forzato ma non ha tempo di riprendere con calma i ritmi di lavoro perchè si trova immediatamente immerso in un’indagine clamorosa. Il preside di una scuola muore in seguito ad un investimento, ma pochi giorni dopo un secondo professore viene ucciso e barbaramente mutilato. E non finisce qui. Possibile che in una piccola e sonnacchiosa cittadina siciliana si aggiri un serial killer?
Maimone ci accompagna per mano nell’incubo che avvolge la cittadina. E più si va avanti, più questo accompagnamento per mano diventa un tirare, un trascinare e infine uno spingere e buttare già nel cuore del terrore.

Perchè davvero questa volta siamo dentro un thriller con un assassino “all’americana” che però perfettamente si adatta al clima e ai ritmi siciliani.

Misteri, dubbi, personaggi inquietanti. E ancora il giornalista che sguazza nelle difficoltà della polizia. La fondamentale presenza di Serravalle, che darà un aiuto enorme alla soluzione del caso per il semplice ed inevitabile fatto che sarà coinvolto in pieno dagli eventi.

Una struttura narrativa classica e coinvolgente, che riesce a far crescere la tensione e l’attenzione fino al rocambolesco finale.

Davvero ci troviamo in un thriller dai toni americani, tuttavia con i ritmi siciliani, zeppo di quello splendido dialetto e dei modi di fare, di vivere, di rapportarsi delle genti dell’isola.

Al centro di tutto il commissario Costante, con i suoi dubbi, le sue difficoltà, la sua rabbia, il desiderio di risolvere la situazione ma anche quello di sottrarsi al lubridio cui viene esposto dai giornali. Insomma un uomo che fa il suo lavoro (difficile, difficilissimo) e cerca di farlo al meglio.

Il romanzo si divora in un attimo!

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