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Scorrerie piratesche nel 2009: un’assurdità

Sembra davvero inconcepibile e intollerabile che, nel terzo millennio, in piena globalizzazione, nell’era dell’informatica avanzatissima e, finanche, di contatti con pianeti extra terrestri, sparute ciurme di masnadieri - non importa se siano 4 di numero oppure 4444 – arrivino, in taluni tratti di mare, specialmente alle latitudini tropico – equatoriali, a tenere ripetutamente in scacco moderne e gigantesche navi, che si trovano a percorrere quelle rotte, trasportando passeggeri o mercanzie.

I moderni pirati salpano dalla costa, o da battelli d’appoggio, con barchini veloci e, armati fino ai denti, tentano, talvolta con successo, addirittura operazioni di arrembaggio, realizzando così numerosi sequestri di unità, equipaggi e carichi. Poi, ovviamente, passano alla “cassa”, chiedendo enormi e commisurati riscatti. E’ mai possibile che, stipulando appositi accordi internazionali, non si riesca a preordinare e ad attuare tempestivi interventi di aerei o elicotteri che, in quattro e quattr’otto, con maniere buone od energiche, impediscano le vergognose e pericolose scorribande?

O bisogna pensare che, a monte e alle spalle degli attacchi corsari, si pongano ben più grossi e potenti interessi di natura politico – economico – finanziaria, ragione per cui nessuno si affretta a muoversi seriamente al fine di impedirli o reprimerli? 

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