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Scoop: l’illusione e le apparenze ingannano l’uomo e lo allontanano dalla verità

Scoop è un film del 2006 diretto da Woody Allen. Lo stesso regista impersona anche uno dei personaggi del film, un mago da strapazzo, Splendini. Joe Strombel muore e, una volta sulla nave guidata dalla morte, nell’oltretomba, viene a sapere che Peter Lyman, ricco aristocratico, è in realtà il killer dei tarocchi.

Splendini sta conducendo uno dei suoi spettacoli di magia e Sandra viene chiamata dal pubblico per far parte di uno dei numeri del prestigiatore. A Sandra, una studentessa di giornalismo, appare il fantasma di Joe il quale gli rivela chePeter Lyman è il killer dei tarocchi. La ragazza, d’ora in avanti, con l’aiuto di Splendini, comincia ad indagare sul ricco e facoltoso uomo inglese con il fine di ricavare uno “scoop alla dinamite” come viene chiamato da Joe in una delle scene del film.

Sandra finge di annegare e viene soccorsa da Peter mentre Splendini è andato a prendere un caffè. Sandra, che si fa chiamare da Peter con il falso nome di “Jade Spence”, comincia a frequentare l’uomo per andare avanti con la sua indagine. La ragazza cerca di scoprire qualcosa mentre frequenta Peter e scopre che quest’ultimo nasconde un mazzo di tarocchi in una stanza-cassaforte dove tiene molti strumenti musicali pregiati.

Oltre questo, però, Sandra non riesce a scoprire niente. Oltretutto Sandra comincia a innamorarsi di Peter, uomo che ha fascino da vendere. A questo punto Joe va da Splendini e gli spiega che Peter frequentava una prostituta di nome Betty. Inoltre, Joe spiega che Peter ha ucciso Betty per non creare uno scandalo oltremodo dannoso per la sua reputazione. Poi, Peter, per far sembrare che Betty fosse stata uccisa dal killer dei tarocchi, ha inserito una carta del suo mazzo di tarocchi nella stanza di Betty: un modo come un altro per manipolare le indagini sulla morte di Betty.

Splendini, con la sua arguzia, riesce a confermare il tutto ma viene scoperto da Peter, il quale butta Sandra nel lago privato della sua residenza di campagna col fine di annegarla. Peter, prima di buttarla nel lago, ha raccontato tutto a Sandra riguardo l’uccisione di Betty e riguardo il suo tentativo di manipolare le cose. In seguito, Peter chiama la polizia e comincia a raccontare a due agenti cosa è successo. A questo punto appare Sandra, la quale dice a Peter che il giorno che si sono conosciuti ella ha finto di annegare. Successivamente, al lago privato di Peter, ha finto di nuovo di annegare. Ora la ragazza può scrivere il suo articolo/scoop giornalistico.

Splendini, intanto, nel tentativo di salvare Sandra finisce con l’auto contro un albero e muore. Egli finisce nello stesso luogo dell’oltretomba dove era Joe e, anche lì, comincia a fare i suoigiochetti da prestigiatore. Il tutto, nell’oltretomba, viene mostrato in modo paradossale e grottesco, come paradossale e grottesco è lo stratagemma per far arrivare lo scoop giornalistico dal mondo dei morti almondo dei vivi.

Lo scoop giornalistico è la metafora della verità(assoluta?) che non appartiene al mondo dei vivi ma solo ad una dimensione ultraterrena mentre nel mondo reale domina la finzione, finzione rappresentata dai giochi di carte e dalle illusioni create da Splendini, il quale è anche un grande conversatore e imbonitore di masse grazie alla sua abilità di illudere le persone.

Sandra viene ammaliata dal fascino di Peter e non riesce a vedere la verità che c’è dietro le apparenze, cosa che riesce a fare Splendini con la sua mente oltremodo acuta. Allo stesso tempo Sandra, all’inizio del film, sta per ingannare Peter, grazie all’uso della sua bellezza. Il film, infatti, punta molto sull’importanza delle apparenze: un film che parla di inganni e mistificazioni, un film che parla di finzione e messinscena. Quindi, l’illusione e le apparenze ingannano l’uomo e lo allontanano dalla verità: questo è uno dei messaggi che il film sembra trasmettere.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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