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Sciopero e presidio al Centro Servizi Sanitari. Il contratto non è un ricatto!

di Camera Popolare del Lavoro di Napoli

Ieri come Camera Popolare del Lavoro di Napoli abbiamo incontrato le lavoratrici e i lavoratori del Centro Servizi Sanitari di Riabilitazione presso parco San Paolo che erano in sciopero e in presidio davanti all’ingresso del centro.

Rumorosi e determinati ci hanno raccontato le ragioni della loro protesta e gli eventi che li hanno portati allo sciopero di ieri. L’azienda in questione, di proprietà di Giovanni Severino, presidente, tra l’altro, della locale Confindustria Sanità, ha proceduto questa estate alla disdetta unilaterale del precedente contratto (Aiop), modificandone così le condizioni salariali e incidendo sul loro orario di lavoro attraverso il nuovo accordo di lavoro denominato Aris.

La modifica del contratto comporta quindi per i dipendenti un aumento del monte ore settimanale senza alcun adeguamento retributivo, oltre a rischiare di costituire un pericoloso precedente per tutti i lavoratori impiegati nel settore della sanità privata, convenzionata o meno che sia, se si considera il peso che ha la dirigenza del Centro Servizi Sanitari di Riabilitazione in seno all’Unione Confindustria-Sanità locale.

Oltre al peggioramento delle condizioni contrattuali i lavoratori riuniti in presidio hanno denunciato con forza il mancato pagamento del dovuto premio di incentivazione, previsto per luglio, e l’arrogante “guerra a bassa intensità” condotta dall’azienda in risposta alle rivendicazioni dei lavoratori. 

La giornata di protesta è stata accompagnata da una forte solidarietà da parte di pazienti, abitanti della zona e semplici passanti che hanno in vario modo espresso la loro vicinanza allo sciopero in corso. La lotta è appena all’inizio per una battaglia che si preannuncia tanto difficile quanto emblematica in una fase di attacco complessivo ai diritti dei lavoratori da parte di istituzioni e padroni. Tanto in questo settore particolare che, più in generale, in tutti i posti di lavoro.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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