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San Raffaele, a rischio 3000 dipendenti

Ospedale San Raffaele di Roma: licenziamento collettivo di 3.171 dipendenti e dimissioni anticipate di 2.283 pazienti che dal 15 aprile 2011 dovranno essere ricollocati in altri ospedali.

Momento difficile per il l'ospedale San Raffaele che annuncia drastiche decisioni a seguito delle inadempienze degli “Uffici della Regione Lazio nella sottoscrizione delle intese per la riorganizzazione del Gruppo San Raffaele, nonché da mancati pagamenti, da parte della Regione, di prestazioni sanitarie già rese dalle strutture del Gruppo per un importo pari a circa 150 milioni di Euro”.

3.171 i dipendenti coinvolti nel licenziamento collettivo e 2.283 i pazienti che saranno dimessi dal 15 aprile e ricollocati in altri presidi ospedalieri. Al momento non è chiaro quanto irrevocabili siamo le decisioni prese dalla Tosinvest San Raffaele Spa, gruppo della famiglia Angelucci attivo nel campo della riabilitazione, che ha annunciato, se non arrivano i soldi, l’avvio delle procedure di cessazione delle attività sanitarie del Gruppo operanti nella Regione. Nel Lazio Tosinvest gestisce 17 strutture: 13 cliniche specializzate nella riabilitazione e 4 ambulatori, pertanto la cessazione delle attività del San Raffaele Spa coinvolgerà anche utenti e operatori dei centri polispecialistici ambulatoriali con un attivo di 5000 prestazioni al giorno.

Rassicuranti le parole della Polverini: «la Regione, come sanno anche i dipendenti e la proprietà del San Raffaele, sta lavorando da tempo sulla questione, non c'è solamente un problema di contenzioso economico, ma stiamo cercando, e riusciremo, a dare una risposta perché nessuno rimanga senza lavoro e senza assistenza». Mentre i sindacati comunicano al prefetto l'inizio dello stato d'agitazione e manifestazioni sotto la sede della Regione, contestualmente alla raccolta di 6000 firme il Comitato per la Difesa del San Raffaele in una nota annuncia: «sono state già inviate le lettere di licenziamento a tutti i lavoratori e stiamo assistendo alle scene di disperazione di coloro che le hanno già ricevute».

Il Comitato avevano indetto, inoltre, una nuova manifestazione di piazza sotto la sede della Giunta della Regione Lazio (Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7) per la mattinata del 13 aprile, a partire dalle ore 9.00. 

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