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 Home page > Tribuna Libera > Salvini bannato da Facebook per la parola "zingari". Discriminazione?

Salvini bannato da Facebook per la parola "zingari". Discriminazione?

Matteo Salvini per 24 ore non potrà scrivere su Facebook. Ci mancherà. 

Scrive il Messaggero che il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, è stato bannato da Facebook per 24 ore. Povera stella. 

Perché questa punizione? Perché ha scritto la parola "zingari", si scandalizza il Giornale sull'impeto di sdegno liberale che lo contraddistingue "Cacciato per ventiquattr'ore per un'opinione. Un colpo alla libertà di espressione che difficilmente sarà difeso dai progressisti della parola". 

Cosa ha detto Salvini? Niente di ché, una cosa assolutamente liberale, un'opinione: "Cosa farei io al posto di Alfano e Renzi? Con un preavviso di sfratto di sei mesi, raderei al suolo i campi rom" ha detto a Mattino5. Poi su Facebook lo ha ribadito, solo che invece di "Rom" ha detto "zingari". 

Sarà per quello che lo hanno bannato? O solo perché è l'ennesima cosa violenta e offensiva che dice? Interessanti le reazioni dei suoi fan alle sue esternazioni. 

Ribadiamo il sacrosanto diritto del Segretario del Carroccio a parlare. Quello che sarebbe da discutere è se le persone che offende possono fare qualcosa contro di lui: ma sappiamo bene che gli "zingari" di Salvini difficilmente gli creeranno dei problemi. E si potrà andare avanti creando consensi su persone che mai si difenderanno. 

Su Radio Padania Salvini ha così commentato: «Facebook mi ha sospeso per 24 ore perché ho usato la parola zingari che usava mia nonna», definendo la cosa ipocrita. 

 

Foto: Facebook di Matteo Salvini. La delicata campagna "Chiedo asilo anch'io". 

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