• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Sagre paesane e crisi

Sagre paesane e crisi

Nell’ambito del ricchissimo calendario di sagre e/o celebrazioni similari che impreziosiscono e deliziano l’atmosfera delle località salentine, in special modo durante i mesi estivi, si è appena affacciata la riedizione dell’evento “Marangiane in festa” (marangiane sta per melanzane), ma, ancora più eclatante, è giunto l’annuncio della mitica e irrinunciabile “Festa delle fiche”.
Come in tutte le cose, v’è ovviamente chi “non ama” tal genere di celebrazioni e chi, invece, ne trae gusto, quasi non riesce, giustappunto, a farne a meno. Democratico che sia così.
E però, a prescindere dal trovarsi dall’una o dall’altra parte, esiste uno specifico aspetto che suscita qualche interrogativo.
Prendendo, ad esempio, l’accennata “Feste delle fiche”, oltre al Comitato e ad una lunga serie di sponsor, sulla relativa locandina figura in bella mostra il patrocinio di ben tre enti pubblici: Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Diso. Domanda: trattasi di un patrocinio a titolo gratuito, riportato al mero scopo di conferire alla manifestazione un tono d’ufficialità?
Oppure, i tre enti elargiscono delle somme? E si possono considerare giuste, per queste causali, eventuali dazioni, ancorché di importo modesto, fatte ovviamente con risorse della generalità dei contribuenti? Non si sta vivendo una crisi, anzi una crisi seria?
 
27 luglio 2009
 
Rocco Boccadamo
Lecce
e.mail: [email protected]
 

Commenti all'articolo

  • Di poetto (---.---.---.106) 29 luglio 2009 11:24

     

    Le sagre paesane vengono fatte in ogni dove d’Italia.

    Da noi, in Sardegna, ve ne sono tante.

    Le amministrazioni pubbliche, a vario titolo ed in varia misura, contribuiscono economicamente per la riuscita delle varie manifestazioni.

    Quello che ci sarebbe da chiedersi, in questo tempo di crisi, è quanto incide la presenza del denaro pubblico nelle sagre, se queste spese sono compatibili con i bilanci delle varie amministrazioni, se sia veramente necessaria ogni singola sagra o sia meglio rinunciare ad alcune di dubbia utilità e di scarsa partecipazione popolare.

    Se, ad esempio, per una sagra x fatta di domenica, il comune mette a disposizione alcuni locali e diverse persone dell’amministrazione, che si prestano per la riuscita della sagra, ed i fondi messi rappresentano un spesa facilmente sostenibile, allora non ci trovo nulla di male.

    Tirare via tutte le sagre perché siamo un periodo di crisi, perdonatemi, ma non mi pare una bella idea.

  • Di (---.---.---.166) 29 luglio 2009 11:35

    1) non penso che per il bilancio di un comune il finanziamento di una sagra sia una voce cosi influente.
    2) le sagre continuano tradizioni del luogo oltre a cercare di mantenere una certa vita comune in paese che ormai è andata persa.
    3) non penso che il bilancio di una sagra sia cosi negativo visto che la gente paga per mangiare e bere.
    4) molte sagre sono organizzate in paesi dove c’è del turismo ma non abbastanza per lo sviluppo di luoghi di intrattenimento privato o quant’altro, organizzare qualcosa di tipico del paese mi sembra un’ottima alternativa sia per i paesani che per i turisti.
    5) Beh allora ci si attacca proprio alle cavolate e non ai problemi seri in un paese che sta andando a rotoli..beh proprio un problema fondamentale questo...

  • Di Francesco (---.---.---.70) 29 luglio 2009 14:01

    Prendo spunto da questo articolo per parlare un pò delle sagre paesane o feste campestri in generale.
    Credo che da molto tempo a questa parte le sagre paesane siano un pò in difficoltà e questo è dovuto alla troppa burocrazia agli alti costi della siae e a leggi che personalmente ritengo assurde tipo le cucine che devono essere piastrellate ,lavandini che devono avere il pedale etc...etc... Sicuramente è giusto vigilare su quanto viene offerto al pubblico ma come si fa a pretendere che una festa CAMPESTRE abbia questi accorgimenti .
    In’oltre penso che con le feste campestri che in media hanno una durata di 2 o 3 giorni non vi sia il rischio di cibo avariato o quanto meno sia ridotto, proprio per la breve durata delle stesse , fattore che dovrebbe compensare il fatto che non ci siano piastrelle etc... Sempre piu spesso sentiamo dai notiziari che ci sono problemi legati a ciò che mangiamo, per confezionamenti sbagliati o per il non rispetto delle scadenze dei cibi ,con questo non voglio assolutamente dire che tutta la ristorazione ne sia interessata sia chiaro ,ma voglio solo evidenziare che non è la mancanza di piastrelle che può fare la differenza nella sicurezza alimentare.
    Per quanto riguarda i costi della siae poi e meglio non parlarne neanche!
    Per concludere dico che se ci fossero leggi piu sensate le sagre forse riuscirebbero a esistere da sole senza bisogno di patrocini,e visto che sono un nostro patrimonio culturale forse sarebbe giusto rivedere alcune norme ,che sembrano fatte per mettere in difficolta chi generalmente in modo gratuito e volontario si adopera per tenerle in vita, per quanto riguarda coloro a cui non interessano non sono obbligati ad andarci.

  • Di Bruzio Furioso (---.---.---.58) 29 luglio 2009 15:33
    Carissimi Amici,
    anche quest’anno Paleariza ci delizierà con la sua musica, con la riscoperta dei luoghi, del senso della vita e non solo .Anche il cibo ha un suo ruolo poichè durante ogni serata e ogni concerto i paesini che li ospitano si animano e vengono offerti cibi locali e specialità calabresi introvabili nella grande distribuzione.
    Inoltrate questo messaggio a chi andrà in vacanza in Calabria o se non avete ancora deciso dove andare...fateci un pensierino, andate a scoprire le antiche radici - Palea-riza appunto e lasciatevi trasportare dalla musica di antichi luoghi, dalla poesia, dalla brezza del mare.
     

     
    Paleariza è :
    Musica tu cosmu stin Calavrìa Greca
    World Music in Greek Calabria
    Musica del Mundo en la Calabria Griega
    Musique du monde dans la Calabre Grèque
    Musica del Mondo nella Calabria Greca
     
    Il titolo della manifestazione quest’anno è :

    "Pis trechi glìgora de thorì tìpote"
    "Chi va veloce non vede nulla" 

    dall’1 al 23 agosto 2009 
     
    Area Grecanica (Reggio Calabria)
     
     

     
    Per chi non conoscesse l’Area Grecanica può documentarsi attraverso i seguenti link :
     
     
    Saluti a tutti e Buone Vacanze 
    Bruzio Furioso
     

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares