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 Home page > Attualità > Politica > Rossella Urru non è libera!

Rossella Urru non è libera!

Una famiglia e una comunità nella disperazione.

Questo è lo stato d’animo che si respira a Samugheo dopo l’incessante tam tam di notizie che, dal primo pomeriggio, davano per certa la liberazione di Rossella Urru, la giovane cooperante rapita nella notte tra il 22 e il 23 ottobre.

E’ stata l’emittente Al Jaazira a lanciare per prima la news che immediatamente ha fatto il giro del mondo.

In Italia a dare il via ai titoli trionfali è stato il Corriere della Sera e mentre il social network Twitter esplodeva letteralmente per l’esultanza, altre testate nazionali si accodavano alla gioia.

Il piccolo centro in provincia di Oristano, catapultato sotto i riflettori per questa triste vicenda, si è via via riempito di inviati. Interviste a parenti, vicini di casa, il parroco, i quali, inizialmente, avrebbero confermato l’avvenuto rilascio.

Qualcosa stonava, però.

La Farnesina non ha mai ufficializzato la notizia e questo sarebbe dovuto essere sufficiente perché tutti gettassero una secchiata d’acqua sul fuoco degli intuibili quanto facili entusiasmi.

Se così fosse stato, non sarebbe arrivata la doccia gelata: sulla liberazione di Rossella Urru pendeva una richiesta di riscatto di trenta milioni di euro.

Ed è stata proprio la trattativa non andata in porto tra il Ministero degli Esteri e il Movimento Unito per il Jihad nell’Africa Occidentale a spegnere momentaneamente le speranze.

Difficile una svolta per la giornata odierna.

Unica possibilità è che i rapitori si sentano in difficoltà e lascino andare Rossella e con lei i due volontari spagnoli fatti prigionieri insieme alla ventinovenne sarda.

Infondate anche le voci (e i lanci di agenzia si sono sprecati) che davano Rossella “in mani sicure e italiane”.

Non a caso, Margherita Boniver, inviato speciale per le emergenze umanitarie del Ministero degli Esteri, ha immediatamente stroncato questa voce.

Difficile, del resto, pensare che il governo possa ammettere apertamente un compromesso economico. Tutto è al momento nell’incertezza di servizi televisivi che continuano a negare e affermare la liberazione.

“La cooperante sarebbe stata liberata in Mauritania. Non è più nelle mani dei rapitori, ma nemmeno in consegna all’Italia o governi amici. L’angoscia della famiglia”.

Così sibillinamente il Tg2 ha aperto l’edizione delle 20.30 di sabato. Lasciamo a voi le deduzioni e stendiamo un velo pietoso sulle cantonate del primo pomeriggio…

Attendiamo e speriamo.

Un ringraziamento particolare agli inviati del quotidiano La Nuova Sardegna che ci hanno reso partecipi dell’atmosfera che si respira in questa serata di forti emozioni a Samugheo.

Tra felicità, disillusione e la speranza che rimane viva in tutti noi.

QUA la storia di Rossella e la mobilitazione del web.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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