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Roma: scritte antisemite, minacce e svastiche sui muri della città

Nella capitale sono apparse nuove scritte antisemite e minacce sui muri di numerose strade della città. L’odio antisemita si estende in tutta Europa da Parigi a Berlino, ora anche a Roma. Scritte oltraggiose e insulti prontamente rimossi ieri in mattinata.

ebrei

I nuovi morti a Gaza hanno di fatto provocato la reazione e l’odio di molti estremisti che vivono in Europa. Mentre la strada della diplomazia non trova una via d’uscita, le strade delle capitali europee diventano teatri di manifestazioni.

Con l’intento di condannare le bombe, la protesta sfocia in frasi antisemite, insulti e minacce tanto che Berlino ha deciso di vietare per legge ai dimostranti pro-Gaza di scandire slogan antisemiti.

La protesta arriva anche a Roma, numerose scritte antisemite e minacce sui muri di numerose strade della città tra via Appia e via Cola di Rienzo. «Giudei, la vostra fine è vicina» e «Sporchi ebrei» sono alcune delle frasi apparse sui muri. Altre minacce sono comparse a via Ottaviano, via del Leoncino, via della Lupa: in tutto se ne contano più di settanta. Le scritte sono state prontamente rimosse ieri in mattinata. Immediate le reazioni di sdegnoarrivate dalla dalla comunità ebraica e dalla politica, in particolare dal sindaco Marino:

"Le scritte antisemite apparse oggi (ieri, ndr) in diverse aree della città sono una vergogna e un’offesa a tutti i romani. Voglio dunque esprimere solidarietà e vicinanza alla comunità ebraica. Roma vuole e deve essere capitale del dialogo e della pace e non terreno di barbarie."

"Appena appresa la notizia ho chiesto la immediata cancellazione delle scritte. Mi auguro che siano al più presto individuati i responsabili di questo ignobile gesto che condanniamo con forza". Mentre il senatore Sel Massimo Cervellini commenta: "In un momento tanto delicato per il dialogo e la pace in Medio Oriente, mentre muoiono civili e soprattutto bambini, Roma, medaglia d'oro alla Resistenza, subisce questo oltraggio intollerabile".

"È l'ennesima offesa a Roma, alla nostra memoria e alla nostra storia di città antifascista e antinazista, Medaglia d'oro della Resistenza", hanno dichiarato in una nota congiunta della segreteria del Pd cittadino Enzo Foschi e Marco Tolli.

Le dichiarazioni di ieri della comunità ebraica:

"Questa mattina Roma si è svegliata nel peggiore dei modi. I suoi muri sono stati imbrattati da decine di scritte neonaziste inneggianti odio nei confronti degli ebrei. La mente corre al 1993, quando alcune stelle gialle furono attaccate all'entrata dei negozi di proprietà di ebrei», commenta il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici. "Oggi Roma e l'Italia sono diverse, le Istituzioni sono con noi nel rispetto dei principi costituzionali. Ma non dobbiamo mai abbassare la guardia, per questo facciamo appello al sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino e al Questore di Roma per individuare gli autori di questi gesti nella speranza che anche le attività di prevenzione possano arginare questa campagna di odio. Roma non può diventare come Parigi dove gli ebrei sono assaltati, le sinagoghe circondate e girare con la kippà in testa - il copricapo ebraico - è un pericolo concreto."

"Siamo fiduciosi che le forze di sicurezza e le autorità politiche prenderanno in considerazione ogni iniziativa volta a prevenire ciò che la Francia ha sottovalutato per troppi anni."

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