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Roma: ex tangenziale un polmone verde all’interno della città

 

Tangenziale-Est-Roma

Roma: “Coltiviamo la città, l’agricoltura urbana in Tangenziale” , il progetto che prevede la riqualificazione urbana della tangenziale est lungo il tratto che va da Batteria Nomentana a Stazione Tiburtina. Una barriera “green” di 1700 metri dentro spazi trasversali che contemplano attività ricreative, culturali, mercati rionali, piste ciclabili, un vigneto e meleti da fiore a ridosso di Ponte Lanciani.

Frenata sull’abbattimento, previsto entro il 2015, della Tangenziale Est all’altezza dei palazzi di via Tiburtina a seguito dell’apertura della nuova tangenziale sotterranea.

Lo stop alla demolizione è al vaglio dell’assemblea capitolina che sta decidendo sulla realizzazione del progetto pilota “Coltiviamo la città, l’agricoltura urbana in Tangenziale” presentato in queste ore a Roma presso la sede dell'Orto botanico alla presenza, tra gli altri, del sindaco Ignazio Marino e del presidente del gruppo del Pd al Senato Luigi Zanda.

Un progetto pioneristico che prevede risorse per 9 milioni di euro, apprezzabile dal punto di vista ambientale, paesaggistico, storico-architettonico e culturale, che trasformerà l’area in qualcosa di simile ad una “green way” all’interno di un percorso piacevole dal punto di vista naturalistico e sostenebile dal punto di vista ambientale.

Un’area verde di circa 1.700 metri e larga 20, per un totale di 40mila metri quadri, al momento al servizio del traffico locale che vedrà trasformarsi in spazi trasversali che contemplano attività ricreative, culturali, mercati rionali, un vigneto, meleti da fiore a ridosso di Ponte Lanciani, una pista ciclabile all’interno di un grande parco autosufficiente dal punto di vista dal punto di vista energetico.

Alla base del progetto fondi e direttive comunitarie che sollecitano la comunicazione di attività a basso impatto ambientale, attraverso la riduzione di espansioni urbane a favore di forme compatte di insediamenti che integrano il territorio mettendo in relazione aree periurbane da riqualificare, con il cuore della città.

Il piano ideato dall’architetto canadese Nathalie Grenon, intende riqualificare il tratto che va da Batteria Nomentana a Stazione Tiburtina sulla falsariga della High Line di New York, con una barriera “green” che separerà la vita del quartiere da quella della stazione, che in previsione vedrà il passaggio di 400 treni ad alta velocità e migliaia di passeggeri ogni giorno.

“La Capitale è il fiore all'occhiello del Paese – dichiara Grenon- ma ci sono vari disagi e quest'opera “low cost” vuole restituirle un rapporto positivo con il territorio e stimolare le sinergie dell'urbanità.

Un progetto definito 'pilota' perché noi sogniamo di realizzare una sorta di agopuntura, intervenendo su tutti i punti più degradati della città, e per questo quando il II Municipio ci ha chiesto di lavorare sulla Tangenziale, una profonda ferita nella città, lo abbiamo trovato subito molto interessante anche perché Tiburtina è la porta di Roma, e arrivare in una città e trovarsi di fronte a tale degrado, e non parlo della stazione, ma dello spazio urbano circostante, è indegno di una capitale europea".

Un'occasione unica per dare un segnale di civiltà per lo sviluppo della città ha sottolineato il sindaco Marino, che dichiara di aver pensato già in campagna elettorale ad un’area verde per riqualificare la tangenziale:

"Il progetto mi piace perchè restituisce dignità a questo quadrante della città, ferito dalla presenza per tanti anni della soprelevata. Valuteremo la possibilità di modificare la demolizione delle rampe per cercare di arrivare ad una soluzione compatibile anche con questo progetto. La premessa è il coinvolgimento di tutte le realtà interessate".

Il progetto, già visionato dai dipartimenti capitolini sarà finanziato da fondi comunitari e inserito nel Por, il Programma operativo regionale. I costi per la realizzazione dell’opera si aggirano intorno ai nove milioni di euro, due anni circa i tempi previsti per la realizzazione dell’opera.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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